LibriAmo, a cura di Renata Grifa
“Sì, ma non basta che ride con la bocca.
Deve ridere con gli occhi,” aggiunge sua sorella,
impedendomi definitivamente di mentire e convincendomi sempre più
che i bambini spesso la sanno lunga, molto più di noi.
Mi chiedo perché, giunti a trent’anni, quella capacità di vedere e di sentire
sia il più delle volte già andata persa.
Le chiamano favole moderne.
Emma De Tessent, trentenne dal nome austeniano, è la determinata protagonista di questo simpatico romanzo. Appena uscita da una di quelle relazioni dove uno è di troppo (lei), Emma è una ragazza forte, innamorata delle sue nipoti, di un villino e dei suoi glicini sotto ai quali trova conforto quando sembra stia arrivando la fine del mondo.
Laureata a pieni voti e con un curriculum brillante, Emma è relegata da anni a ruolo di “tenace stagista” come essa stessa ama definirsi. Un ruolo già di per sé precario che le viene tolto nel bel mezzo dei suoi progetti, quando pensava che i sacrifici fatti per anni potessero essere ricompensati. Emma si ritrova all’improvviso senza un lavoro, senza un amore e senza fiducia in se stessa. Arriva così il momento per lei di mettersi in gioco e di rendersi conto che dopotutto quello di cui ha bisogno non è necessariamente chiuso in un ufficio.
“Non lo so non ho mai provato.”
“ha bisogno di un lavoro?”
“Ho bisogno di bellezza”.
Ed è così che socchiusa la porta del mondo lavorativo Emma ci fa strada nel suo mondo privato e sognatore, del suo rapporto personale con la dolce madre, con la sorella in crisi esistenziale e le due nipotine che ne sanno sempre una più di noi, e in particolare ci racconta del bel legame che instaura con uno scrittore ritiratosi a vita privata, a cui è legata a doppio filo da un mistero che farà di Tameyoshi Tessai una sorta di guida nascosta.
E poi l’amore, che forse non c’è ma che dà comunque a queste pagine un sapore romantico.
Sfortunata, sognatrice e caparbia sono tutte qualità che fanno di Emma un personaggio vivo e soprattutto realistico. Non è la fine del mondo è una ventata d’aria fresca per chi non è troppo esigente e vuol lasciarsi coinvolgere da questa frizzante eroina moderna, per la quale non si può che provare simpatia e forse anche immedesimarsi.
Un romanzo leggero, ma non banale, che ci lascia una bella sensazione di spensieratezza e positività.