L’albero del Centenario sarà una quercia
“Vidi nella visione un albero di smisurata grandezza nell’atrio del nostro convento dei cappuccini e sentii una voce che mi diceva: «Questo è il simbolo di un’anima che ora è lontana e verrà qui e farà tanto bene a questo paese…»”. (Lucia Fiorentino, Epist. III, p.470)
Si concluderà questa notte, con l’impianto di una quercia del 1968 (stesso anno della morte di Padre Pio) l’intricata querelle sull’Albero del Centenario che per alcuni giorni è diventato “l’alberello della discordia”.
La fontana Luce Divina (rimossa nei giorni scorsi), infatti, avrebbe dovuto cedere il posto ad un maestoso albero che doveva rappresentare l’omaggio della Città al ricordo dell’arrivo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ma non è stato così…
…la piantumazione di un giovane albero sempreverde supportata da Comitato Promotore, Amministrazione e classe dirigente, non ha riscosso grande entusiasmo in città, anzi ha suscitato tante polemiche al punto che la BCC, finanziatrice dell’opera, ha deciso un cambio di programma alla vigilia dell’inaugurazione del “Largo 28 luglio 1916”.
Già in mattinata si era paventata la possibilità di sostituire il primo albero con un altro più grande ma dai frutti “velenosi”.
Così la BCC sangiovannese, per evitare ulteriori discussioni e per dare risposta alle perplessità dei cittadini, nel pomeriggio ha sciolto ogni riserbo comunicando ufficialmente che questa notte sarà installata una quercia in sostituzione del leccio: La BCC di San Giovanni Rotondo, aderendo alle numerose richieste della cittadinanza e dei propri soci, che hanno sollecitato i vertici dell’Istituto per intervenire nella scelta di un albero con caratteristiche diverse e più imponenti rispetto a quello precedentemente individuato dal Comitato Promotore, si è attivata tramite i suoi esponenti per la ricerca di un esemplare particolare di quercus ilex. Si tratta di un albero tipico del nostro territorio e sacro a Padre Pio, anche in quanto legato alla visione immaginaria di Lucia Fiorentino. Ancor più simbolica la circostanza che l’età dell’albero risale proprio al 1968, anno della morte di Padre Pio. – è quanto si legge nel comunicato, che toglie ogni dubbio anche su chi pagherà l’intera realizzazione del “Luogo della Memoria” – L’intero allestimento della piazza monumentale costituisce il dono fatto dalla Banca al popolo di San Giovanni nell’occasione del centenario della fondazione della Banca stessa.
Corsa contro il tempo, quindi, vista la prossimità dell’evento fissato per domani 28 Luglio, 101ª ricorrenza della venuta dell’amato Santo con le stigmate.
Una decisione presa in extremis che se da un lato dà il giusto merito alla figura di San Pio, di fatto, boccia e mette a nudo tutta l’approssimazione e la superficialità con cui promotori e amministratori hanno ideato, progettato e realizzato quest’opera di restyling della piazza centrale della città.
Approssimazione che sembra troppo spesso la parola certificante l’azione dell’attuale Amministrazione Cascavilla.