Il programma delle celebrazioni in memoria dei caduti in miniera
Si svolgeranno domani, lunedì 4 dicembre, le celebrazioni in onore di Santa Barbara, protettrice dei minatori, dei Vigili del Fuoco e di tutte le categorie che operano a contatto con il fuoco e gli esplosivi.
Una festa, quella in onore di Santa Barbara, molto sentita dalla città per via della presenza della miniera di bauxite sita in località “Quadrone”, nel territorio delle ‘Matine’.
La cittadinanza è invitata a partecipare alla cerimonia che avrà il seguente programma:
ore 9.00 – Intrattenimento musicale per le vie cittadine a cura del corpo bandistico “Umberto Giordano” di San Giovanni Rotondo;
ore 10.30 – Partenza del corteo da Piazza dei Martiri e deposizione corona d’alloro al monumento dei Caduti della Miniera (piazzale chiesa S. Onofrio). Alla cerimonia parteciperanno autorità civili, militari e religiose oltre ai minatori sangiovannesi ancora in vita e alle tante famiglie dei minatori scomparsi.
Per anni la festa di Santa Barbara è stata promossa dal compianto Matteo Russo, scomparso il 21 gennaio del 2011. Matteo era uno degli ultimi minatori della nostra miniera di bauxite. Lo ricordiamo per essere stato da sempre il promotore della festa di Santa Barbara ragion per cui nel 2005 gli fu donata una targa ricordo per il suo impegno.
Quest’anno la festa assumerà un valore ancora più simbolico per la scomparsa, pochi mesi fa, di uno degli ultimi reduci tra i minatori della Montecatini: Carmine Antonio Fiore. Fu lui a scrivere una delle pagine più belle, seppur nella tragedia, della storia della miniera.
L’alluvione del 26 e 27 luglio 1951 provocò l’allagamento della miniera: l’operaio Carmine Fiore, si legge negli scritti e nei documenti dell’epoca “con spregio della propria vita, penetrava nell’interno della miniera dando l’allarme e permettendo così ad oltre cento operai di mettersi in salvo. Fiore poi scese al 15° livello dove trovò altri sette minatori ignari del pericolo. Raggiunto il 10° livello furono travolti dalle acque e spinti verso una parete dove il Fiore poté aggrapparsi. Dopo due ore furono raggiunti dal sorvegliante Console e dal caposquadra Ettore. Console provò a risalire ma fu travolto dalle acque con i minatori Lepore e Ritrovato, mentre Fiore e Silvestri riuscirono a ripararsi in una galleria laterale”.