Reading di poesia con il poeta Canio Mancuso
È partita da Foggia mercoledì 13 dicembre la VII edizione di «DauniaPoesia» che porta il titolo “la poesia come pane”.
Il titolo è stato preso in prestito da una citazione della grande scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann: “Poesia come pane? Un pane che dovrebbe stridere tra i denti come sabbia, e risvegliare la fame, piuttosto che placarla”.
Il Festival si propone di fare è proprio quella di considerare la poesia come un alimento, ma allo stesso tempo anche uno strumento per risvegliare gli animi intorpiditi dagli stili di vita che la nostra cultura occidentale quasi ci impone.
Il quarto dei sette appuntamenti del Festival sarà ospitato a San Giovanni Rotondo, sabato 16 dicembre, ore 18.30 presso la sede dell’Associazione Provo Cult C.lab in Via S. Nicola 14.
Durante l’incontro, promosso in collaborazione tra il Festival DauniaPoesia, Provo Cult C.lab e Presidio del Libro di San Giovanni Rotondo, il poeta Canio Mancuso, assieme all’attore Nazario Vasciarelli, presenterà la sua ultima raccolta di poesie, “Fiammiferi”.
Fiammiferi di Canio Mancuso, Ed. Besa
Parole e poesie che in fondo, piace pensarlo, somigliano davvero ai fiammiferi: con i fiammiferi si possono accendere fornelli, appiccare incendi e costruire navi. Con le parole si possono salutare gli amici, compilare i moduli delle tasse e…costruire navi. I fiammiferi che danno il titolo a questa raccolta non hanno niente di simbolico, non vogliono essere la metafora di qualcos’altro: sono gli elementi essenziali di una costruzione, la nave in miniatura che il padre del poeta compose, pezzo dopo pezzo, con faticosa allegria, una trentina di anni fa. Scrive l’autore: “Anche questo piccolo libro, come l’arte sghemba di mio padre, è il frutto di una lunga pazienza rischiarata dalla memoria. Ogni poesia è il paragrafo di un racconto che procede per frammenti, strofe più distese, ingrandimenti e lampi ai limiti della boutade.
Parole e poesie che in fondo, piace pensarlo, somigliano davvero ai fiammiferi: con i fiammiferi si possono accendere fornelli, appiccare incendi e costruire navi. Con le parole si possono salutare gli amici, compilare i moduli delle tasse e…costruire navi.
Canio Mancuso (Melfi, 1971) vive a San Severo. Nel 2004 fonda il mensile umoristico “Za!”. Dal 2005 al 2006 è caporedattore del periodico “Sguardi”. È autore di documentari, slogan pubblicitari e testi per il cabaret. Scrive o ha scritto (soprattutto di poesia) per le riviste “Fermenti”, “Le reti di Dedalus” e “Christianitas” e per i quotidiani “L’Attacco”, “Capitanata.it” e “Zeroventiquattro.it”. È citato nel volume Letteratura del Novecento in Puglia (Progedit, Bari 2009 e 2010), a cura di Ettore Catalano, nel capitolo dedicato alla poesia foggiana contemporanea. Ha collaborato come correttore di bozze con la casa editrice Barbera. Per Besa ha curato, col poeta Raffaele Niro, un’antologia della poesia dauna dal 1900 ai giorni nostri, numero speciale dei “Quaderni dell’Orsa”.
Nazario Vasciarelli è autore e attore alla ricerca di un teatro nuovo: infatti scrive e interpreta spettacoli che, pur attingendo spesso ai temi delle tradizioni popolari orali, ricercano la strada di una nuova e coraggiosa drammaturgia.E’ autore e interprete di una trilogia di spettacoli legati alle terra: “Terra bruciata” (sul brigantaggio), “Terra, pane e libertà” (sull’epopea del sindacalismo bracciantile), “Osteria dei ricordi” (su gli antichi cunti contadini). Ha più volte collaborato con giovani e affermati musicisti di Capitanata e con autorevoli musicisti classici. Ha lavorato con Rai 1 nella fiction “Il Generale dei Briganti” e per Rai 3 nella docu-fiction “Amore Criminale”. E’ autore di 17 spettacoli teatrali.
Il resto del programma del Festival DauniaPoesia è consultabile sul sito dauniapoesia