Succede anche questo sul nostro Gargano
Raccontare una storia con le immagini di una piantagione di giovani ulivi sfregiati, danneggiati, non è diverso dal denunciare tanti altri reati ambientali.
È una storia che racconta molto l’illegalità che spadroneggia e miete vittime sul Gargano: persone, piante, animali, paesaggio, suolo, manufatti…tanti comportamenti che offendono la dignità del nostro popolo e del nostro promontorio, del nostro mare.
La storia degli ulivi la racconta un signore affezionato a questa sua terra di origine, dove ritorna annualmente anche per godere della sua povera campagna. E qui trova l’amara sorpresa. E viene a raccontarla a Legambiente cui è legato come socio e da una lunga amicizia, dopo avere sporto regolare denuncia ai Carabinieri. Sembrava essere stato un dispetto nei confronti degli operai agricoli che qualche tempo prima avevano lavorato alla potatura di quel giovane uliveto.
Ci racconta che agli inizi gli era apparso non uno sfregio, ma un lavoro fatto male. Poi, passando tra i filari ha scoperto tutte le ferite inferte a quelle piante, scorticate, spezzate, tagliate. Non ha avuto paura ma la ferita è grave, sembra essere un “invito” a togliere le tende, da una zona forse prescelta per altri scopi. Un invito ad abbandonare una campagna che stenta a ripopolarsi di giovani, per ricoltivarla, da cui trarre i frutti, con cui sopravvivere. Ora si chiama “resilienza”, capacità di vivere con quello che l’ambiente offre, ma per il Gargano, per chi vuole vivere in pace e godere dei frutti di questa terra, è più giusto chiamarla resistenza: resistenza contro chi spadroneggia e depreda le campagne, contro chi usa il territorio per controllare il traffico illecito di armi e droga, per lo smaltimento abusivo dei rifiuti.
Al nostro amico vogliamo solo dare la speranza e il segno di vicinanza: questa storia parla di un reato e racconta il sacrificio di un lavoro con il quale i frutti sono nati dalla fatica delle famiglie che qui hanno potuto far crescere figli e far crescere il nostro Gargano.
Gianfranco Pazienza
Presidente Circolo “lo Sperone” – Legambiente San Giovanni Rotondo