Finora solo una candidatura ufficiale
Poco più di quaranta giorni all’appuntamento delle elezioni politiche per eleggere la diciottesima legislatura della storia della Repubblica.
Nel valzer delle alleanze e delle candidature torna prepotentemente il sogno di portare un rappresentante sangiovannese a Roma.
L’appello all’unità delle forze politiche si scontra purtroppo con la triste realtà dei numeri. La composizione dei collegi obbliga a trovare un nome che vada al di là del territorio comunale e che trovi l’appoggio dei ‘grandi’ elettori’ della provincia di Foggia. A conti fatti i circa 15 mila voti che un ipotetico candidato sangiovannese potrebbe raccogliere solo contando sul bacino elettorale della nostra città, sempre a patto che lo votino tutti, non basterebbe ad impensierire i big della politica del resto della Provincia.
L’unico sicuro della candidatura è il locale segretario di Rifondazione Roberto Cappucci, in corsa per un seggio parlamentare nelle liste di Potere al Popolo.
L’UdC, convogliata con Fitto nella lista Noi con l’Italia (e che pare andrà da sola alle elezioni) dopo la rottura delle ultime ore con il centrodestra di Berlusconi-Meloni-Salvini) pare voglia puntare sul nome di Rossella Fini, assessore alle politiche sociali della giunta Cascavilla.
Sorprese nel Movimento 5 stelle: le parlamentarie on line del partito di Grillo hanno fatto fuori alcuni nomi eccellenti del movimento in Capitanata come i sammarchesi Lariccia e De Giovanni. A San Giovanni l’ha spuntata Antonio Pio Augello, già candidato al consiglio comunale nel 2016, che ha superato il primo scoglio del filtro qualità in rete e che ora concorrerà per una candidatura al Senato.
La sorpresa è stata senza dubbio Domenico Impagliatelli, istrionico personaggio dal buffo soprannome, che ha inaspettatamente fatto le scarpe agli attivisti storici superando il filtro qualità. Il suo caso è stato riportato anche dalla stampa nazionale per evidenziare i limiti della metodologia di scrematura dei candidati adottata dai pentastellati.
Domenico, spogliarellista per diletto e molto devoto a San Pio, si gode il momento di popolarità ma la consigliera regionale del Movimento Rosa Barone mette un freno alle sue ambizioni politiche.
Intanto la paventata candidatura di Mauro Cappucci sembra perdere quota nell’invischiata matassa in seno ai recenti accadimenti a Palazzo di Città.
Insomma ancora pochi giorni e il quadro sarà delineato. C’è solo una certezza: Roma, per i sangiovannesi, resta molto lontana.