Si riparte con rinnovato entusiasmo e tante novità
La Scuola Calcio S. Onofrio è pronta a riaprire i battenti e ad immergersi nella nuova stagione calcistica con rinnovato entusiasmo e importantissime novità. Una Carta Costitutiva, un Progetto Tecnico, una nuova organizzazione societaria e nuove figure come il Responsabile Organizzativo e il Responsabile Tecnico sono alcune novità di un nuovo modo di gestire una Scuola Calcio sempre viva e attenta ai cambiamenti da più di 20 anni.
Abbiamo intervistato il Presidente Antonio Cappucci, Aldo Placentino e Luigi Placentino i quali si soffermano sulle novità della nuova stagione agonistica.
Presidente, con quale spirito da il via alla nuova stagione calcistica della sua Scuola Calcio?
Con l’entusiasmo di sempre e con la consapevolezza di poter correggere alcuni errori degli ultimi tempi.
A quali errori si riferisce?
Più che di errori si è trattato di una gestione un po’ più distratta probabilmente perché preso dagli ultimi lavori alle strutture e dalla gestione iniziale delle stesse. Questo mi ha portato a sottovalutare alcuni aspetti che ci hanno fatto peggiorare dal punto di vista organizzativo.
Cosa ci sarà di nuovo allora nella prossima stagione?
Nel dettaglio le sarà spiegato dai miei collaboratori. Posso solo dire che questa estate abbiamo lavorato tanto per offrire un prodotto migliore ai ragazzi che ci saranno affidati. Ci siamo incontrati diverse volte e ora siamo pronti a fare una grande stagione e sono certo che sarà così vista la volontà e la bravura dei miei collaboratori e i mezzi e le strutture (3 campi di cui uno al coperto) che ringraziando Dio non ci mancano e che sono pienamente disponibili per la Scuola Calcio.
Aldo Placentino, ricoprirà nella nuova strutturazione della Scuola Calcio, il ruolo di Responsabile Organizzativo e quello di Direttore Sportivo.
Può spiegarci cosa significa Responsabile Organizzativo?
Abbiamo capito l’importanza di avere dei punti di riferimento. Il mio è un punto di riferimento che si occuperà di tutto l’aspetto organizzativo delle attività. La responsabilizzazione porta ad una maggiore chiarezza e attenzione. La Scuola Calcio farà enormi progressi dal punto di vista organizzativo e della Comunicazione tra i vari settori e nelle esecuzioni delle varie attività. Progresso che porteranno, ne sono certo, benefici ai ragazzi e alle loro famiglie. Mi occuperò di tutto: dal pallone che manca al provino da organizzare.
E riuscirà da solo a fare tutto questo?
La mia esperienza pluriennale e l’aiuto del Responsabile Tecnico con il quale lavorerò in completa sinergia saranno un aiuto efficacissimo.
L’altro compito è quello di essere Direttore Sportivo?
Credo che in questi anni, pur tra tante difficoltà, siamo riusciti a lavorare con efficacia conseguendo dei risultati più che lusinghieri. A mio avviso, il segno più evidente di questi risultati è la presenza di tanti nostri ragazzi in varie parti della Puglia (e non solo) a giocarsi le loro chances in Campionati di media alta difficoltà Ciò che mi riempie più di orgoglio è il giudizio sempre positivo che ricevo su questi ragazzi da chi ha la fortuna di utilizzarli. Vuol dire che in passato non abbiamo lavorato invano e credo che come direttore Sportivo abbia fatto del mio meglio. La Società ha pensato così di confermarmi ed io continuerò in questa attività con ancora più entusiasmo.
L’altra figura nuova nell’organigramma societario è quella del Responsabile Tecnico. Una ruolo che è stato assegnato a Luigi Placentino.
Di cosa si tratta?
E’ una figura di riferimento come quella del Responsabile Organizzativo, che si occuperà del discorso tecnico di tutte le categorie. Verrà elaborato un progetto tecnico che renderà il lavoro dei vari settori più organico e ordinato. Abbiamo sempre puntato più sulla qualità che sulla quantità, però, i nostri tecnici pur bravi hanno lavorato spesso in maniera isolata. Con una programmazione unica e con il coordinamento del Responsabile Tecnico prevedo passi da gigante dal punto di vista tecnico soprattutto con il passare del tempo.
Con quale spirito inizia questa nuova avventura?
Con grandissimo entusiasmo e non perché mi occuperò della crescita tecnica dei ragazzi dai 5 ai 16 anni e neanche perché abbiamo finalmente steso una Carta Costitutiva di riferimento che tanto desideravo. Sono entusiasta perché ho chiesto alla Società un attenzione ancora più particolare al ragazzo e alla sua crescita educativa. E la società ha mostrato una disponibilità che mi fa ben sperare.
Si spieghi meglio
Faccio Scuola Calcio da 10 anni ormai e il motivo principale non è la mia grande passione per il calcio ma la voglia di contribuire attraverso questo meraviglioso sport alla crescita dei ragazzi. Il S. Onofrio ha sempre avuto passione e amore per i propri ragazzi, fedelei all’intenzione originaria del grande Matteo. Ora però ci è chiesto di più. Il bisogno educativo è il bisogno cruciale della società di oggi. Ci è chiesto di sentirci davvero responsabili di questa crescita. Il ragazzo che mi è stato affidato invoca (senza saperlo) un aiuto educativo. Noi abbiamo un grande potere: il calcio. Guai a noi se lo sciupiamo. Mi impegnerò con tutto me stesso per questo e sono certo che anche gli istruttori che stiamo scegliendo (secondo questo criterio) faranno lo stesso. Ecco perché sono entusiasta.