La riflessione dell’Associazione dei Partigiani
Carissimi,
quest’anno la Giornata della Memoria è estremamente legata all’attualità, purtroppo facilmente si tende a sottovalutare la “memoria”, che è qualcosa di estremamente importante, la quale dovrebbe aiutarci a capire e trarre valide indicazioni anche per le difficoltà del presente.
Purtroppo il fascismo non è un fenomeno che appartiene solamente al passato. Prendendo nuove forme ovviamente, oggi il virus fascista è vivo e vegeto, e noi di questo siamo molto preoccupati.
La memoria è fondamentale per la collettività. La riflessione sui fatti storici è fondamentale soprattutto per i più giovani che non hanno vissuto fortunatamente quei tempi e vogliono capire, perciò noi Antifascisti ANPI, abbiamo il dovere di comunicare, sempre e con forza.
Come ricorda il Presidente Emerito ANPI, Carlo Smuraglia, “La memoria ha due grandi nemici. Il primo è il tempo, il cui decorso tende a cancellarla o comunque a sfumarla; poi ci sono i negazionisti e i revisionisti, quelli cioè che vogliono deformare la storia a loro piacimento, arrivando perfino a negare l’esistenza dei campi di concentramento.”
Vi invitiamo a partecipare il prossimo 7 febbraio all’evento che stiamo organizzando, insieme all’associazione Presidi del Libro, sul tema” Leggi razziali, Campi di internamento e campi profughi in Puglia”, con l’importante partecipazione di Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea (IPSAIC).
Concludo con una riflessione dello scrittore Paolo Cognetti, ANPI Bovisa, Milano, vincitore premio strega 2017: “Perciò a noi, che apparteniamo alla generazione che dimentica, tocca il dovere di ricordare. Leggiamo i libri di quei padri, di Calvino, Pavese, Fenoglio, di Natalia Ginzburg, Primo Levi, Rigoni Stern. Festeggiamo il 25 aprile come il giorno più bello, leggiamo i nomi dei partigiani sulle targhe dei nostri quartieri, facciamoci raccontare la loro storia, fermiamoci a dedicare a ognuno un pensiero e un fiore. Teniamo altissima la guardia verso il fascismo che ricompare in forma di razzismo, disuguaglianza sociale, violenza sulle donne, oblio di ciò che è stato. Mostriamo che siamo in grado di raccogliere il testimone con parole, idee, azioni, e facciamo di noi stessi i nuovi partigiani.”
Un abbraccio, Resistenza sempre.
Michele Del Sordo