Presentato ieri al Provo.Cult il libro del comico pugliese
La Puglia è come una di quelle fidanzatine che ti guardano e dopo un po’ ti dicono “ti lascio perchè ti amo troppo”. E allora ad un certo punto ad una persona che ami le devi parlare anche delle cose brutte”. È cosi che ieri presso la nuova sede ProvoCult Alessio Giannone, meglio conosciuto come Pinuccio, ha presentato ad un numerosissimo pubblico il suo primo libro TrumpAdvisor.
Un racconto satirico che segue l’esilarante viaggio in Puglia del presidente americano Donald Trump (Donato, perchè da noi se non hai il nome di un santo non esisti) e di sua moglie Melania accompagnati da due faccendieri d’eccezione ovvero lo stesso Pinuccio e il fedelissimo Sabino.
A bordo di una Fiat Ritmo i quattro partono alla volta delle bellezze della terra pugliese, ma a dispetto delle meraviglie che il nostro territorio offre l’eccentrico presidente resterà colpito e ammaliato da ciò che è tutt’altro motivo d’orgoglio. “se io sto pensando ad un muro per fermare gli immigrati voi ne costruite addirittura quattro e ce li mettete dentro, è bellissimo” è il pensiero del presidente davanti il Cara di Bari.
“Se Albano e Renzo Arbore sono portatori del bello di questa regione io con questo libro mi faccio portatore del brutto” sono le parole che Alessio utilizza per spiegare le infinite contraddizioni di questa regione e in senso più lato della nazione intera. Un paese che convive in maniera assuefatta a tutto ciò che lo circonda e che a ben vedere è più trumpiana di Trump stesso, perchè là dove in America “fanno mille storie per due centrali nucleari voi avete queste belle canne fumarie proprio dentro la città”.
Un dibattito che, moderato dal giornalista Andrea Gisoldi, si è inevitabilmente spostato su quelle che sono le tematiche più attuali e care all’autore. Con l’ironia tipica che lo contraddistingue, l’inviato di Striscia la Notizia ha spostato l’attenzione sul problema ambientale che affligge la nostra regione citando da ultimo esempio il caso di Trani “nuova terra dei fuochi” che vede convivere la bellezza del paesaggio con “inspiegabili” cave fumanti sotto l’occhio indifferente e quasi infastidito dei cittadini.
Tra risate e applausi l’incontro si è concluso con alcune considerazioni sulla campagna elettorale in atto “dicono che bisogna andare a votare, dicono loro, e va bene se ti sta simpatico il candidato, perchè ti piace il logo del partito, ma non mi dite che ci andate perchè ci credete perchè non vi reputerei persone intelligenti […] basta leggere i programmi sembrano scritti da Miss Italia.”
E all’ultima domanda “come vedi l’Italia dopo il 4 marzo?” l’amara e forse vera risposta che conclude un incontro all’insegna del divertimento e allo stesso tempo della riflessione: “Come vedo l’Italia il 5 marzo? Tale e quale a prima!”.
Ecco l’intervista realizzata dalla nostra Redazione:
Alcuni scatti della serata