A San Giovanni Rotondo si parla di “Leggi razziali, campi di concentramento e profughi in Puglia”
Solo serbando memoria degli orrori del passato è possibile vivere in maniera consapevole il presente ed immaginare scenari alternativi per il futuro.
Il Mese della Memoria nasce nel 2009 per volontà dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, ed è una manifestazione interamente dedicata al tema della Shoah.
In tutta la Puglia, seminari, laboratori, concerti, incontri con gli autori e con i sopravvissuti dell’Olocausto, mostre, reading e spettacoli teatrali per un mese all’anno a partire dal 27 gennaio (Giorno della Memoria), hanno contribuito a mantenere desta l’attenzione su una tragedia che è parte della nostra storia, ma per la quale è ancora forte il rischio della dimenticanza. La memoria delle persecuzioni e degli orrori che ne seguirono costituisce monito perenne affinché la cultura italiana sia per sempre baluardo della libertà e della dignità della persona.
Il Mese della Memoria nell’anno 2018, proclamato Anno dell’uguaglianza e della lotta alle discriminazioni razziali, intende rievocare la vergogna delle leggi antiebraiche e razziste approvate in Italia il 14 dicembre 1938 dalla Camera dei Deputati.
In questo contesto si colloca l’appuntamento promosso nella nostra città dal Presidio del Libro di San Giovanni Rotondo, in collaborazione con l’ANPI e l’Associazione Provo.cult,
All’incontro dal titolo “Leggi razziali, campi di concentramento e profughi in Puglia” interverranno i professori Vitantonio Leuzzi, Maria Teresa Santacroce e Aldo Muciaccia dell’IPSAIC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea).
L’iniziativa si terrà il 7 febbraio alle ore 17,30 presso la Sala Consiliare.