Celebrata la ‘Giornata della Memoria’
In occasione della “Giornata della Memoria”, celebrata sabato 27 gennaio, gli studenti del liceo ‘Maria Immacolata’ hanno incontrato Carlo Trotta, autore del romanzo “Primavera a Varsavia” e Leo Poli, testimone di guerra.
Un incontro molto partecipato e animato con proiezioni di video, interventi degli ospiti, domande da parte degli studenti, letture di testi poetici ed esecuzioni di brani musicali.
L’incontro merita qualche riflessione e non soltanto per dovere di cronaca. Generalmente, in circostanze simili, quando cioè si organizzano eventi con lo scopo di “celebrare” – per ricordarli – dei fatti tragici (e la Shoah è stato uno dei più abominevoli che la Storia abbia mai registrato), è alquanto reale il rischio di poter dare luogo ad una liturgia melensa e venata di sentimentalismo. Un rischio decisamente scongiurato.
Quanto detto dagli ospiti ha appassionato gli studenti. Quanto fatto e preparato dagli studenti è piaciuto agli ospiti che ne hanno apprezzato la convinta e attenta partecipazione.
Di forte impatto emotivo è risultata la testimonianza di Leo Poli che ha rievocato la sua infanzia e la prima giovinezza, parlando dei rituali del regime fascista, delle leggi razziali che gli hanno “portato via” il suo amatissimo maestro da libro Cuore e alcuni compagni, della guerra, della barbarie della violenza, della Liberazione, della rinascita. Ed è sul valore della libertà che ha speso le sue più avvincenti parole. Quando ha raccomandato ai giovani studenti di apprezzarla e di difenderla sempre perché nulla vale più di essa.
Un intervento molto apprezzato e applaudito. Un concetto rimarcato quando ha risposto alle varie domande con lo stesso, contagioso fervore.
Anche l’intervento del professor Carlo Trotta, autore del romanzo “Primavera a Varsavia”, frutto di una passione per la storia che ha confessato essergli nata quando era ancora bambino, ha calamitato l’attenzione degli studenti. Un racconto che si è snodato tra le pagine della sua “invenzione letteraria” e quelle dei fatti del ghetto di Varsavia, dolorosissima parentesi storica, dramma nel dramma degli ebrei di Polonia.
“I nostri alunni hanno saputo fare il resto – hanno dichiarato soddisfatti i docenti dell’Istituto – con riusciti e apprezzati intermezzi musicali, declamazioni di testi poetici, letture di brani tratti da alcune delle tantissime opere narrative che riguardano la Shoah. Pagine che conservano inalterato il loro valore di testimonianza, contrassegnate, come sono, da una scrittura nitida ed efficace sul piano del realismo. Quanto basta a renderle paradigmatiche e capaci di sfidare le pieghe del tempo per parlare anche a chi quei giorni non li ha vissuti, ma li può e li deve conoscere”.
L’importanza della memoria, infatti, e della riflessione sui fatti della storia è stata ribadita dal sindaco Cascavilla che ha rievocato anche la tragedia dei lager.
Della tolleranza e della coesistenza dei popoli quali premesse indispensabili per la pace globale ha parlato il dirigente Antonio Tosco, moderatore dell’incontro. Si è registrata, tra gli ospiti, la presenza di Luigi Russo, intervenuto in rappresentanza dell’U.S.T.di Foggia.