LibriAmo a cura di Renata Grifa
Devo aver cominciato a sentire che l’assenza di mio padre non era l’eccezione ma la regola.
La gente viene e va.
Forse stavo diventando più consapevole di lui come di qualcuno che non c’era,
e meno consapevole di lui nei giorni e nei momenti in cui era davvero presente.
La stabilità diventò una cosa che ti creavi tu.
Questa può essere stata la seconda lezione che mi impartì.
Chi erano i nostri genitori prima di noi? Cosa pensavano e come vivevano, quali sogni e aspirazioni nutrivano? Erano più o meno felici?
Queste sono alcune domande a cui Richard Ford cerca di dare una risposta nei due memoriali (scritti a trent’anni di distanza l’uno dall’altro) dedicati a quelle che forse sono state le persone più importanti della sua vita. Risposte che vengono fuori da una collezione di ricordi, da una vita passata “tra loro” e con la difficoltà di riuscire a guardarli dalla giusta distanza per poter comprendere che “l’incompleta conoscenza delle vite dei nostri genitori non è una condizione delle loro vite. È una condizione soltanto delle nostre”.
Non sarà mai semplice per un figlio comprendere che un padre è anche un uomo ed una madre anche una donna, entrambi con i propri sogni, le proprie preoccupazioni e i propri misteri.
Ne viene fuori un racconto delicato e struggente di una coppia inseparabile che per quindici anni è bastata a se stessa. Lui commesso viaggiatore, costretto a spostarsi di continuo tra Alabama e Mississippi e lei moglie completamente a lui devota. A bordo di una vecchia Ford trascorrono la loro esistenza per gli Stati del Sud, felici, insieme.
E poi, quando il pensiero di una vita a due diventa sempre più definitivo, arriva Richard, un figlio voluto, desiderato, amato. Un figlio che si insinua tra loro ma che mai riuscirà a scalfire l’amore di un uomo e di una donna che si ritrovano ad amare adesso come padre e madre “Si amavano. Mi amavano. Il resto non aveva importanza”.
Richard Ford, considerato uno dei più importanti scrittori americani contemporanei, ci regala con queste pagine una storia vera che non aspira a essere migliore o peggiore di altre, ma vuole semplicemente riempire quella sensazione di assenza che ha probabilmente caratterizzato la sua intera vita, trattenendo con il ricordo l’amore di due persone che nel bene o nel male hanno il merito di averci fatto scegliere chi essere “È stata lei che in un modo o nell’altro mi ha reso possibile esprimere i miei sentimenti più sinceri, con un atto paragonabile a quello che la grande letteratura compie nel suo devoto lettore”.