Espiantati cuore e rene di un 47 enne molisano. Terza donazione del 2018
Con un lungo intervento chirurgico, iniziato nella notte di giovedì 19 luglio e terminato nella mattinata di venerdì 20, sono stati prelevati gli organi idonei alla donazione di Michele Cesaride, il 47 enne molisano conducente di autobus, deceduto a seguito di un emorragia cerebrale causata da un aneurisma.
Dopo la diagnosi di morte, terminato il periodo di osservazione e comunicato il decesso, i familiari hanno subito accolto positivamente l’invito alla donazione avanzata dal referente trapianti dell’Unità di Anestesia e Rianimazione I di Casa Sollievo, l’anestesista Giovanni Gorgoglione, che ha attivato il dialogo con il Centro Regionale Trapianti della Regione Puglia, coordinato dal professor Loreto Gesualdo.
Il primo organo ad essere prelevato è stato il cuore, ad opera dello staff chirurgico del Policlinico di Bari. Fegato e reni sono stati prelevati, rispettivamente, dai chirurghi del Policlinico di Bari e dell’Ospedale Riuniti di Foggia. Nonostante il prelievo, a seguito di alcune complicanze, sono stati effettivamente trapiantati su due riceventi due organi, il cuore ed un rene.
Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia Cesaride per la morte prematura del congiunto Michele, la Casa Sollievo della Sofferenza ringrazia di cuore la moglie e la mamma del donatore per il loro gesto di gratuita generosità e solidarietà. Il gesto di questa famiglia fa comprendere come la donazione degli organi costituisca una forma di solidarietà ricca di valore: non un “donare” ma un “donarsi”, che vede la persona umana non solo orientata a vivere “con” gli altri, ma “per” gli altri. La loro decisione di permettere il prelievo deve far riflettere in un momento in cui è necessario, da parte di tutti, un impegno maggiore per aumentare le possibilità di donazione e trapianto di organi nella nostra Regione.
Casa Sollievo è da sempre impegnata nell’attività di promozione alla donazione di organi. Con quella di giovedì salgono a tre i prelievi effettuati nel 2018. Il primo di questi risale al 17 marzo, nel giorno della visita pastorale di Papa Francesco, quando sono stati prelevati reni e cornee da un paziente sloveno di 18 anni di nome Primoz Topec. Ad aprile risale il secondo prelievo di reni e cornee da Daniel, un piccolo paziente di 8 anni deceduto a causa delle complicanze di una grave patologia genetica. Nel 2017 i prelievi di organi effettuati nell’Ospedale di San Giovanni Rotondo erano stati quattro, cinqueinvece nel 2016 e sette nel 2015.