Breve storia della fuffa politica locale
Sono passati alcuni giorni dalla costituzione del nuovo Gruppo Misto in seno all’assise comunale (indiscrezione prima lanciata dal nostro articolo del 20 settembre scorso e poi confermata dall’emissione di un comunicato da parte degli stessi consiglieri ) con il passaggio di 2 consiglieri di maggioranza in opposizione, che di fatto ha nei numeri sfiduciato il Sindaco eppure nulla si muove.
Eccezion fatta del solito proliferare di appelli social e comunicati ufficiali da parte delle varie anime dell’opposizione che chiedono a gran voce le dimissioni del Sindaco Cascavilla!
Voci che all’orecchio degli osservatori più attenti non possono che trasformarsi in inutile starnazzare “politico”, come le anatre in migrazione autunnale notturna sui cieli delle città, o forse in cerca di semi da mangiare.
Il motivo è tecnico ancor prima che logico. Se l’opposizione così come sembra, conti alla mano, ha i numeri, raccolga le firme semplicemente e certifichi la fine dell’Amministrazione del “trasversalismo indotto”, termine tanto caro a Cascavilla. Senza questo necessario passaggio elementare la corsa al comunicato più bello per la richiesta delle dimissioni non ha alcun senso. Se non quello che da sempre, purtroppo per i sangiovannesi (sia chiaro non esenti da colpe di scelte elettorali perpetrate da anni…ma questo è un altro discorso) caratterizza la fuffa politica locale: quel porre al primo livello la propria esistenza politica futura, il calcolo elettorale e la brama di esserci al prossimo giro, a discapito del bene della Città. Qualcuno parla di mancanza di coraggio, in realtà è solo calcolo politico personale sulle spalle dei cittadini.