:: La replica dell’Assessore Giuseppe Siena al comunicato congiunto di Rifondazione Comunista e Verdi
Pubblichiamo di seguito la lettera che l’Assessore Giuseppe Siena ha voluto affidare al nostro portale in risposta al comunicato diffuso nei giorni scorsi da Rifondazione Comunista e Verdi. Pur non citato espressamente la nota è indirizzata al segretario del PRC, Matteo Barbano.
Caro Segretario
nel leggere il comunicato del tuo partito ho avvertito un senso di stupore e meraviglia per le enormi contraddizioni ed ipocrisie in esso contenute.
Non ti nascondo che ho dovuto faticare non poco a prendere atto che, per tentare di conquistare qualche punto decimale di consenso elettorale, tu abbia potuto mistificare la realtà sacrificando il valore più alto che la sinistra deve avere: la verità.
Questa vostra astuzia fin troppo chiara mi indigna profondamente perchè fa perdere il vero senso della politica e disorienta chi ancora crede nel valore degli strumenti democratici della politica.
Trovo questo vostro comportamento fortemente insultante, e per voi molto dequalificante, perchè segna il subdolo tentativo di delegittimare il lavoro e l’impegno mio e di tutti coloro che negli ultimi anni si sono battuti, senza alcun interesse personale, per far crescere una opposizione dura al centro destra e, proponendosi di guidare il paese, hanno contribuito al centro sinistra di vincere le elezioni e anche al tuo partito di riacquistare una presenza nel consiglio comunale.
Non voglio credere che il tuo partito sia così arrogante da ritenere i propri elettori superiori a quelli di altri e quindi gli unici detentori della verità.
La democrazia è fatta anche di numeri e purtroppo per te i numeri che mi hanno consentito ininterrottamente dal 1989 di sedere in consiglio comunale sono stati a volte pari, se non superiori, a quelli dell’intero tuo partito.
La mia legittimazione deriva quindi non da capricci o giochetti di amici di cordata, ma da un giudizio della gente che evidentemente ha sempre apprezzato ed approvato il lavoro da me svolto sia nel ruolo di maggioranza che in quello di opposizione. Ritengo invece che in questa fase, con molta correttezza, solo dopo aver chiuso definitivamente ogni mia pendenza giudiziaria, ho accettato, su invito del sindaco, la carica di assessore.
Su questo punto esigo la massima chiarezza possibile e, come ho già provveduto nei confronti degli esecutori del manifesto delle nuova democrazia cristiana, utilizzerò ogni forma di difesa se qualcuno tenterà ancora di insinuare che a mio carico ci sono altre pendenze giudiziarie connesse alla mia attività di amministratore.
Io voglio essere giudicato e criticato solo per la mia attività politica e dopo la sentenza di assoluzione è immorale che si voglia intraprendere il campo della delegittimazione su scelte amministrative passate che, specie nel campo urbanistico, non mi appartengono perchè gestite dal tuo partito e portate avanti con il voto determinante dei tre consiglieri di Rifondazione Comunista.
E’ vero, il tuo partito in questi ultimi anni ha pagato ed ha faticato non poco per conquistare un seggio nel consiglio comunale e, purtroppo per loro, anche i verdi non hanno mai avuto questa opportunità ma ritengo che costituisca una fastidiosa e odiosa arroganza farsi prendere dal panico ed interpretare e scambiare i propri elettori con l’opinione pubblica. Mi sa tanto di una comoda via di fuga, scelta legittima per il tuo partito, ma che non deve coinvolgere persone e fatti che come ben sai hanno difeso dignitosamente per lunghi 8 anni anche l’operato tuo e quello del tuo partito.
Caro segretario, sulla scena politica di San Giovanni Rotondo, non sono mai scomparso e non accetto che uno sparuto ed insignificante gruppo di persone che non ha mai avuto nè la forza, nè la voglia e nè la capacità di fare qualche cosa per la collettività deve interpretare e condizionare la politica di San Giovanni Rotondo sovvertendo le elementari regole democratiche impedendo, a chi veramente ha una investitura popolare, di governare questo paese.
E’ grave che un partito democratico come il tuo debba non tener conto della grande forza democratica delle elezioni ed ha consentito e vuole consentire ancora che persone che hanno già subito la bocciatura popolare debbano amministrare questo paese.
Lo slogan utilizzato nel vostro comunicato, "che il sindaco Salvatore Mangiacotti, costituiva una svolta per un rinnovamento e un discostamento dalle logiche dei partiti e dei vecchi schemi politici" è contraddittorio per i vostri comportamenti tenuti già dal giorno dopo la sua elezione a Sindaco.
Tutti ricordiamo che in virtù del famoso cambiamento il sindaco Mangiacotti ha tentato di esercitare quella prerogativa, a lui riservata dalla legge, di scegliersi la squadra di assessori.
Purtroppo, ed ora è il caso di dirlo, le vecchie logiche ed adoperando gli schemi consolidati, tutti i partiti lo hanno fermato imponendogli la nomina di assessori scelti nei partiti e, come nel caso dell’assessore di Rifondazione Comunista, contando le tessere e non i voti ottenuti dagli elettori.
Ritieni che questo modo di operare possa aver determinato una grossa ventata di novità e sopratutto un miglioramento per la città di San Giovanni Rotondo?
Ritieni che la giunta passata possa essere considerata una generazione politica differente con una impostazione nuova della politica e dell’amministrare la cosa pubblica?
Sono certo che sarai daccordo con me se dico che la vera ventata di cambiamento si può affermare, colmando i ritardi che purtoppo anche la vecchia giunta ha determinato, ed in futuro sforzarsi di redigere un bilancio partecipato, di incidere sui tributi per agevolare le famiglie meno agiate, di riavviare la messa in sicurezza delle scuole, di debellare l’abusivismo nella zona conventuale, di disporre di un piano dei parcheggi funzionale e produttivo per il comune, di attuare il piano del traffico e della mobilità, di interessarsi della situazione critica della Casa Sollievo della Sofferenza per scongiurare eventuali sorprese future ecc..
Potrei elencare tanti altri problemi che la giunta precedente ha trascurato e dovrai convenire con me che non basta semplicemente pronunciare la magica parola "rinnovamento" per accontentare l’opinione pubblica; ci vuole invece un lavoro duro e un cambio di mentalità nell’affrontare i problemi, ci vuole determinazione e collegialità nelle scelte da sostenere e da condividere con tutta la coalizione per essere forti e capaci di un reale cambiamento.
La nuova giunta si è data questi obiettivi e si sta sforzando per operare con questa mentalità e mi auguro vivamente che nel più breve tempo possibile anche il tuo partito, abbandoni la fuga, e riprenda la responsabilità di governo per costruire insieme un futuro migliore per la nostra città.
Sono consapevole che l’aver accettato questa sfida mi avrebbe assoggettato a dei rischi notevoli perchè, come già ampiamente riscontrato, per tutte le cose che farò, avrò i riflettori puntati su di me. Ero preparato a queste difficoltà, però non mi scoraggia tutto questo, e concedimi questa frase "La vera opinione pubblica, costituita dalla totalità dei cittadini, è molto più matura di noi ed ha come unica aspettativa "il buon governo".
Sicuramente con questi atteggiamenti resta sfiduciata nel riscontrare che i partiti utilizzano gran parte del proprio tempo per discutere di nomi, di strategie per interessi di bottega, piuttosto che dei problemi della nostra città.
Ti saluto e attendo dal tuo partito proposte concrete per un buon governo.
Giuseppe Siena