Sulla notizia della possibile mancata edizione 2010 di Aurea il sindaco Giuliani: “Qui non si tratta di una questione di campanili ma di dare una vetrina credibile al ‘sistema accoglienza’ nella nostra Provincia”
La
notizia della possibile mancata edizione 2010 di Aurea, la Borsa del Turismo Religioso,
se da un lato sorprende il sindaco Gennaro
Giuliani, dall’altro gli appare proseguire nel solco delle
decisioni assunte negli anni a contraddire i dati che vedono in San Giovanni
Rotondo la punta di diamante non solo del turismo religioso ma anche dei flussi
maggiormente capaci, in generale, di destagionalizzare
e di offrire
alternative alla breve durata del turismo balneare.
“Qui non si tratta di una questione
di campanili ma di dare una vetrina credibile al ‘sistema accoglienza’ nella
nostra Provincia. A San Giovanni Rotondo avevamo inaugurato un percorso di
grande interesse, ma ora sembra ci si potrebbe ritrovare con un problema in più
e un’occasione
in meno per tutta la Capitanata“, afferma il sindaco
Giuliani.
“Da almeno un paio d’anni, in
particolare, l’Amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo ha avviato un
percorso di piena cooperazione con gli altri Enti Locali, la Provincia e tutti
i Comuni del Gargano che insistono lungo la Via Francigena del Sud, al fine non soltanto di rendere
sempre più la Città di san Pio ‘l’anima del Gargano‘, ma dell’intera provincia, dai
Monti Dauni a Monte Sant’Angelo, attraverso un percorso devozione che nei mesi
scorsi si è trasformato in protocolli d’intesa, proposte progettuali e nuove
ipotesi di sodalizio“, spiega il primo cittadino.
E
prosegue: “Mentre
cerchiamo di guardare al futuro e di programmare lo sviluppo attraverso queste
nuove chiavi e nuove visioni, è innegabile dover registrare un calo degli arrivi che nei primi
mesi dell’anno ha sfiorato il 40% rispetto ai dati dello stesso
periodo del precedente anno 2009“.
“Sono sicuro” –
conclude Giuliani
– “che la Regione
potrà anche aver pensato di ridurre il budget delle aree espositive, ma senza
per questo intendere che Aurea debba smettere di esistere. Si tratta dell’unico
appuntamento del genere inserito nel calendario eventi dell’Enit e della CEI in
tutto il Mezzogiorno. Sono convinto che almeno i workshop che consentono agli
operatori di incontrare la domanda dei buyers nazionali e internazionali. E se
era vero che la motivazione per spostare Aurea negli spazi fieristici di Foggia
era l’assenza di adeguate dimensioni espositive a San Giovanni Rotondo, la
Borsa potrebbe tornare nella sua sede naturale, tra le capitali mondiali dei
viaggi dello spirito“.
“Ma si potrebbe anche immaginare”
– conclude – “che i
workshop possano trovare ospitalità ad anni alterni nella città dell’Arcangelo
Michele, altro immenso patrimonio di fede e tradizione della Montagna Sacra“.
Intanto,
l’amministrazione comunale si muove per affrontare il “tema del turismo” sotto
una luce diversa, rispetto a quanto finora realizzato, attraverso la “Proposta
progettuale per lo sviluppo del turismo a S. Giovanni Rotondo nel contesto del
Gargano e della Provincia di Foggia” redatto da Federico Massimo Ceschin,
esperto di marketing territoriale e responsabile dell’Ufficio Staff del Sindaco.
«Non è il solito
libro dei sogni, ma un documento che contiene misure e azioni concrete sulle
quali sarà possibile trovare sinergie di qualità con i privati e finanziamenti
pubblici regionali, nazionali e internazionali», sostiene il sindaco Gennaro
Giuliani.
Con la “Proposta
progettuale per lo sviluppo del turismo a S. Giovanni Rotondo nel contesto del
Gargano e della Provincia di Foggia”, studio che supera le 100 pagine, si vuole
portare avanti una visione diversa della città, non limitata alla sola zona
internazionale, «non vogliamo trasformare il “prodotto San Giovanni
Rotondo”, ma far comprendere che sono cambiati i riferimenti di quel “prodotto”»,
sostiene Ceschin.
Si punta,
soprattutto, a realizzare un sistema certo per dare una risposta precisa al
numero delle presenze, anche attraverso processi di “certificazione della
qualità” dei flussi turistici che potranno essere realizzati puntando:
I) alla
realizzazione di un circuito fruibile attraverso una “Card cittadina”,
da convenzionarsi con le varie attività economiche, capace così di
realizzare un sistema integrato fra prodotti, servizi, trasporti e attrazioni.
II) All’introduzione
di un sistema di regolazione della circolazione degli autobus turistici
attraverso “Varchi elettronici“. Tale sistema risulterà
fondamentale per individuare l’utente fidelizzato, on line, oppure
estemporaneo, attivando per ciascuno le procedure di comunicazione delle targhe
e l’acquisto dei contrassegni “Bus Turistico”.
Così mentre “Aurea” pare tramontare tra le
polemiche, l’amministrazione comunale fa sorgere una nuova metodologia per
affrontare le sfide legate al turismo sulla Montagna del Sole.
«Con il piano, già
presentato alle categorie produttive e agli albergatori sangiovannesi, vogliamo
affrontare il tema del rilancio del turismo, perché non ci vogliamo
accontentare più di conteggi
approssimativi sulle presenze turistiche, ma soprattutto vogliamo che San
Giovanni Rotondo, anche attraverso una nuova fruizione del centro storico, diventi
veramente città dell’Accoglienza, intesa come capacità di offrire qualità e
cortesia nei servizi», sottolinea l’assessore al Turismo, Davide Pio Fini.