“E’ giunta l’ora di trovare la soluzione definitiva alla crisi del comparto alberghiero”
Il Coordinamento Provinciale dei Proprietari di Immobili a destinazione Turistico Alberghiero di San Giovanni Rotondo rileva che dopo tanti anni di discussioni con le varie amministrazioni e nelle più svariate sedi istituzionali e non, commissioni, consulte, convegni, assemblee, dibattiti, nonostante la condivisione di alcuni suggerimenti della categoria interessata circa le iniziative da intraprendere da parte dell’Amministrazione Comunale e della Regione Puglia, oggi i problemi posti dalla categoria sono ancora irrisolti. E’ da tempo che si tenta di trovare una soluzione definitiva alla crisi che investe gli alberghi di San Giovanni Rotondo, ma nemmeno gli interventi promessi che sembravano dei palliativi sono stati mai adottati, anzi siamo stati costretti a suggerire, nostro malgrado, di non fare nemmeno più le ordinanze che contribuivano ad aumentare la confusione politica che regnava sul Palazzo.
Il coordinatore di Confedilizia di San Giovanni Rotondo con l’insediamento della nuova Amministrazione si augura – come ha fatto in passato – che questa sia la volta giusta. E’ per supportare questa speranza, che il Coordinamento Provinciale dei Proprietari di Immobili a destinazione Turistico Alberghiero di San Giovanni Rotondo pensa che è giunto il momento di dire basta all’indifferenza, all’incoerenza, all’ipocrisia e alla superficialità per riscoprire onestà, lealtà e responsabilità politica e decisionale.
“A noi vecchi e nuovi imprenditori – prosegue la nota dei proprietari alberghieri – interessa lavorare e poter far lavorare, nella legalità. In tanti in questo settore hanno investito non solo i propri risparmi, ma anche la propria vita e quella dei propri familliari, ed ora ci auguriamo che almeno il valore immobiliare possa mantenersi ad un valore di mercato congruo, altrimenti si aggiungerebbe al danno anche la beffa. Siamo consapevoli che l’Amministrazione che si è insediata di recente non ha nessuna colpa, ma è l’attuale interlocutrice e garante da cui i proprietari degli alberghi si aspettano una guida per lo sviluppo e una riconciliazione sociale nella Città di San Pio. Necessita riportare questo Paese ad essere veramente la Città dell’Accoglienza e della Riconciliazione ed a fargli ricoprire quel ruolo che nel panorama mondiale merita.
“Quindi proponiamo – conclude la nota – che il Consiglio Comunale e gli Amministratori tutti, si facciano carico di emanare una norma che possa almeno per venti anni vietare di costruire nuovi alberghi; porre fine all’abusivismo e all’illegalità che regna in questo paese; permettere la conversione delle strutture private e suggerire a quelle religiose la conversione in strutture d’accoglienza socio-sanitarie. Solo così il Paese riacquisterà moralità e professionalità, direzionandosi verso la giusta strada, quella dello sviluppo”.