Tre eventi espressione di una chiesa viva, missionaria, operosa e giovane
Tra il fine settimana e l’inizio della prossima la nostra città sarà teatro di due importanti convegni che ci presenteranno una Chiesa viva, impegnata ad aiutare i più deboli e protesa ai giovani, e non meno importante un terzo incontro nel quale saranno presentati gli orientamenti pastorali per l’inizio del nuovo anno pastorale.
“Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” è questo lo slogan per la Giornata missionaria mondiale 2019, che si celebrerà il 20 ottobre, e per il Mese Missionario Straordinario, fortemente voluto da Papa Francesco per il mese di ottobre del 2019. Il Papa ha chiesto a tutta la Chiesa di vivere un tempo straordinario di missionarietà per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV.
In preparazione al mese missionario, domenica 15 settembre, presso l’auditorium Piergiorgio Frassati, si svolgerà un seminario dal titolo “Padre Michele Russo: una vita per la missione”.
Ospite della serata Sua Ecc.za Waingue Bani Martin, Vescovo di Doba (Ciad), successore di Mons. Michele Russo.
La sua presenza sarà occasione per ricordare il nostro Padre Michele per i suoi 35 anni di missione in Africa, di cui 23 come Vescovo di Doba e per riprendere i contatti con quella Diocesi dove con l’impegno e la collaborazione di tanti, Chiesa locale ed Istituzioni sociali e civili, si vorrebbe realizzare un’Opera a lui intitolata.
Nato a San Giovanni Rotondo il 30 gennaio 1945, ordinato sacerdote il 18 marzo 1970 e consacrato vescovo il 21 maggio 1989, mons. Michele Russo è stato in Africa per 35 anni, 12 dei quali come missionario e 23 come vescovo di Doba lavorando strenuamente per il consolidamento e la diffusione della Chiesa in Ciad che ha amato e servito profondamente tanto da poter dire “… l’Africa mi ha cambiato e formato. Sono divenuto reattivo e sensibile per dire e gridare forte la Verità affinché il mondo ascolti la voce dell’Africa che è terra mia, sempre più sfruttata, dove vive 1 miliardo di persone, dove non vi sono vecchi perché si muore a 40 anni… la Chiesa non può più far silenzio ad ogni livello. Oggi, è il momento di parlare. Il problema dell’Africa è l’Africa, e dunque bisogna vedere cosa fare per organizzarsi, cosa fare per sviluppare l’Africa perché non bisogna più giocare con l’Africa. Ora, è il momento di far sviluppare l’Africa ove la Chiesa oggi fa di tutto. Ci siamo posti noi vescovi anche una domanda di pazzia: ritirarci! ma è assurdo e contrario al Vangelo. Se il mondo è sordo alle istanze dell’Africa, la Chiesa non può esserlo. L’Africa rimane un serbatoio ricchissimo per il mondo, ma le hanno spezzato le gambe per correre e per crescere. Le sue straordinarie potenzialità sono soffocate per il mancato sviluppo e la crescita zero” (intervista Voci e Volti -ottobre 2011).
Reo di aver criticato, durante un sermone radiofonico, l’iniqua gestione dei proventi del petrolio nel Paese, fu espulso dalle autorità del Ciad nell’ottobre del 2012.
La nota governativa denunciava che monsignor Russo si era dedicato “ad attività incompatibili con il suo statuto”. Il 27 dicembre del 2012 il governo dello Ciad cancellò la sua decisione e il vescovo di Doba rientrò nella sua diocesi, riprendendo in pieno il suo lavoro pastorale.
Mons. Michele Russo ha concluso il suo mandato pastorale in Africa il 30 gennaio 2014, dopo l’accoglimento da parte del Santo Padre della rinuncia al governo pastorale della diocesi di Doba, con la quale il vescovo comboniano chiedeva di essere esonerato dalla sua missione per motivi di salute. Si è spento il 30 marzo 2019 a Milano.
Il convegno prenderà il via alle ore 19.00, dopo il termine della Santa messa, presieduta da Sua Ecc.za Waingue Bani Martin, nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano.
L’incontro sarà moderato da Alberto Cavallini, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni sociali, che raccoglierà le testimonianze e le storie degli ospiti partecipanti.
Interverranno, oltre a Ecc.za Rev.ma Mons. Waingue Bani Martin, Michele Crisetti, sindaco di San Giovanni Rotondo, Don Domenico Facciorusso, Direttore Ufficio Diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese, Padre Daniele Frigerio, già Vicario generale della Diocesi di Doba, Suor Raffaella Pironti, Suora Missionaria Comboniana, e Giovanni Bisceglia, Medico Chirurgo e Vice Presidente dell’Associazione ONULUS “Sostegno Opera Comboniana Ospedale San Giuseppe Bebedja”.
Le conclusioni saranno affidate a Don Vincenzo D’Arenzo.
Lunedì 16 settembre dalle 15.30 alle19.00, presso il Centro di Spiritualità “Padre Pio” si terrà l’Assemblea Diocesana durante la quale Sua Ecc.za Mons. Franco MOSCONE – Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo consegnerà alla Diocesi e ai presenti la sua prima Lettera Pastorale dal titolo “Il seminatore uscì a seminare – Educare è… generare nella misericordia” e le Linee Pastorali 2019/2020.
L’assemblea diocesana segna l’avvio del nuovo anno pastorale ed è un importante momento di partecipazione, perciò tutti sono invitati.
L’ultimo appuntamento è per martedì 17 settembre con la Presentazione della “Esortazione Apostolica Postsinodale, CHRISTUS VIVIT, ai Giovani e a tutto il popolo di Dio”, firmata da papa Francesco lunedì 25 marzo 2019.
L’incontro è per lo più rivolto ai Giovani, principali destinatari di questa esortazione apostolica, nella quale Papa Francesco parla loro non attraverso un’esposizione astratta della fede, ma preferendo l’approccio pastorale concreto, vivo, adatto agli interlocutori. Usa lo stile della lettera, dal tono amicale, quasi familiare. Si rivolge così ai giovani e non solo ai giovani cristiani, ma a tutti i giovani del mondo.Solo dopo, papa Francesco, allarga la platea dei suoi destinatari e si rivolge agli adulti, agli agenti di pastorale, ai sacerdoti e ai vescovi, coinvolgendo tutto il Popolo di Dio, ogni comunità cristiana, diocesana e parrocchiale, i gruppi, i movimenti e le associazioni.
Il Papa vede nei giovani il futuro di una Chiesa viva perché se “La Chiesa di Cristo può sempre cadere nella tentazione di perdere l’entusiasmo”, sono proprio i giovani che “possono aiutarla a rimanere giovane, a non cadere nella corruzione, a non fermarsi, a non inorgoglirsi, a non trasformarsi in una setta, ad essere più povera e capace di testimonianza, a stare vicino agli ultimi e agli scartati, a lottare per la giustizia, a lasciarsi interpellare con umiltà”.
La presentazione sarà tenuta da Mons. Carmelo Pellegrino, Promotore della Fede della “Congregazione delle Cause dei Santi”, autore di una Introduzione all’Esortazione Apostolica e Referente a Roma di un “Gruppo di Preghiera Padre Pio Giovani”, e si terrà, a partire dalle 19.30, presso l’Auditorium Piergiorgio Frassati.
L’opportunità di questo incontro è fortemente attuale, sia per l’attenzione alla Pastorale Giovanile Parrocchiale e di Vicaria che non può non far sentire gli educatori protagonisti attenti e responsabili accanto ai giovani, sia perché è uno degli “Strumenti” da conoscere ed approfondire, che Padre Franco affida alla Diocesi e alle comunità.