Storiella sangiovannese
Siamo al Cala la sera caffè intorno alle
Da una porta laterale, con aria sconsolata, arriva Pierino (personaggio conosciuto per le sue doti di “attore” nel declamare a memoria alcuni passaggi delle commedie di Shakespeare). Gli chiediamo cosa sia successo. Risponde, molto amareggiato, che è stato derubato. “Di cosa?”, chiediamo curiosi. “Il libro. Il libro di Shakespeare”.
Alle nostre domande risponde che proprio la mattina non riusciva a trovare il libro a lui tanto caro contenente le principali commedie tra cui “Romeo e Giulietta”, “Il mercante di Venezia”, “Macbeth”.
Dice che qualche ragazzino glielo ha portato via. Alcune lacrime sorgono spontanee. È davvero dispiaciuto dell’accaduto, sente mancare una parte di sé. Anche noi siamo dispiaciuti tanto da pensare di comprargli una nuova copia l’indomani e di regalargliela. Lo salutiamo e rientriamo nel locale.
Dopo pochi secondi è Pierino ad entrare dalla porta principale. Il proprietario del locale lo saluta cordialmente e gli dice che un ragazzo qualche minuto prima aveva portato un libro dicendo “E’ di Pierino. Tanto passa da qui”. Tutti curiosi ci avviciniamo e scopriamo che il libro è proprio quello di Shakespeare, edito dalla Mondatori molti anni fa.
L’uomo contentissimo sorride e parla senza tregua. Vuole raccontarci mille cose, tra queste il suo desiderio di andare a scuola. “Ho finito la terza elementare e i miei genitori mi hanno fatto lavorare in campagna, ma avrei voluto continuare a studiare.”
Quale storiella migliore per dimostrare come la cooperazione e l’aiuto siano portatori di felicità?