L’ “Opinione”
di Gennaro Palladino
Caro Giovanni,
sono d’accordo con te quando ne fai una questione di ”uomini in campo” e credo per varie ragioni: sono sempre gli stessi; scarse idee progettuali per la nostra città; esterofili più che mai; zero senso di responsabilità e mancanza di umiltà nel farsi da parte dopo i propri fallimenti; non una programmazione capace di guardare oltre il proprio naso e puntualmente disattesa quando se ne intravede un lumicino; incapaci di stare insieme e rispettare i patti e più di tutto le persone; incapaci di ispirare qualche certezza nei giovani e nella popolazione per il futuro di questa città; alcuni sembrano scelti dalla burocrazia, che è quella che detta i tempi, i modi, i come e i perché; si diventa consiglieri comunali e si rimane soli; si diventa amministratori e non si è in grado di distinguere chi governa e chi invece comanda; più che il volano, rappresentano la zavorra ai piedi dello sviluppo di San Giovanni Rotondo; incapaci di mettere da parte le diatribe (e non solo quelle) interne ai loro partiti per il bene delle collettività; refrattari a qualsiasi dialogo fra partiti opposti per una strategia comune almeno per la difesa dell’esistente.
Saranno anche lo specchio dei loro governati (l’uomo giusto al posto giusto e al momento giusto), ma il pudore dovrebbe essere soggettivo e perciò intimo. Dico dovrebbe….!.
Comunque qualsiasi scenario dovessimo rappresentare, avrebbe sempre la loro ingombrante presenza per cui a questo ci sottraiamo e ci atteniamo al tema.
Quando tu dici che «i veti incrociati sugli “uomini in campo”, prima che sui contenuti, sulle esigenze della città e sui programmi, prevalgono e rappresentano gli ostacoli più difficili da superare», hai perfettamente ragione per cui siccome è una questione di “uomini in campo” propongo un sondaggio di natura preventiva: ”Quali sono gli uomini che proprio non vorrei in campo!”. E non limitatamente alla carica di sindaco. Faremmo sicuramente cosa gradita a chi sarà preposto a candidarli alleggerendo in qualche misura la lista con la speranza venga escluso qualche abitudinario.
Ma tanto per essere propositivi, volendo, potreste farne un altro che chiede ai cittadini: ”Chi gradiresti a Palazzo di Città?” Più democrazia di questa…!
Con i migliori auguri di un 2008 migliore, ma “molto molto molto molto molto migliore” degli ultimi trascorsi.
Gennaro Palladino
Carissimo Gennaro,
hai usato un termine nella tua lettera per me importante più di ogni altro argomento: il “pudore”. Basterebbe ne avessero un pizzico alcuni abituè della politica nostrana (nel senso più bieco e losco del termine)… allora si che si potrebbe pensare ad una “nuova” San Giovanni Rotondo.
Per quanto riguarda i sondaggi, ci stiamo pensando da tempo. A breve ci saranno novità.
G.P.