di Francesco di Cosmo
Si legge sul sito del sindacato europeo che uno studio pubblicato lo scorso 10 giugno dal Journal of Occupational and Environmental Medicine ipotizza che *i lavoratori che lavorano molte ore alla settimana sono più esposti al rischio di soffrire di attacchi di ansia e di depressione*.
Elisabeth Kleppa e i suoi colleghi dell’Università di Bergen, in Norvegia, hanno cercato sintomi di ansia e di stress su due gruppi di lavoratori (1.350 lavoratori che lavoravano tra le 40 e le 100 ore settimanali e 9mila lavoratori che lavoravano al massimo 40 ore settimanali) e hanno riscontrato che *la percentuale di lavoratori stressati passa dal 9% degli uomini che lavorano al massimo 40 ore la settimana al 12,5% di chi lavora di più* concludendo che chi lavora più di 48 ore alla settimana è più esposto al rischio di depressione e ansia.
Tra le donne il tasso passa dal 7% all’11% in funzione del fatto che le donne fanno meno straordinari degli uomini. Per entrambi i sessi i tassi di ansia e di depressione sono più elevati tra chi è meno istruito ed è addetto a mansioni poco qualificate.
/Fonte: hesa.etui-rehs.org/
25 giugno 2008
di Francesco di Cosmo