La lettera di un turista multato
Premetto che vengo a San Giovanni Rotondo ogni anno, per pregare sulla tomba del San Pio da Pietrelcina, essendo io un devoto del Santo sin da prima della Sua morte. Dopo 30 anni di servizio prestati nella Polizia di Stato, in seguito a malattie contratte per cause di servizio, sono stato riformato e collocato a riposo, e successivamente riconosciuto invalido.
Il giorno 7 luglio 2008 verso le 10,50 mi recavo, insieme a mia moglie, presso il Convento di San Giovanni Rotondo, con la mia auto munita di contrassegno per disabili; procedevo sulla strada adiacente il Convento ed ero attento a trovare un parcheggio per disabili, il più vicino possibile all’ingresso della Chiesa, notando con sorpresa che i posti adatti per disabili erano tutti transennati e quindi non era possibile parcheggiare; ho proseguito oltre arrivando di fronte al piazzale della Chiesa, fermandomi in cerca di un agente di Polizia Municipale o qualcuno che mi desse informazioni sui parcheggi, non trovando nessuno ho cercato di fare inversione di marcia per tornare indietro; mentre eseguivo la manovra sono stato richiamato con fare sgarbato da una vigilessa che mi intimava di fermarmi perchè ero entrato in una zona con divieto di accesso. A quel punto sopraggiungeva un’altra vigilessa che con fare altrettanto irritato e arrogante, mi ingiungeva di portarmi presso la guardiola, munito del contrassegno per disabili, con la patente e il libretto di circolazione. E’ stato allora che ho cercato di spiegarmi e ho chiesto dove avessi potuto trovare un parcheggio per disabili, ma la risposta è stata un secco "non lo so". La sopracitata agente, (…omissis…ndr), ha quindi redatto un verbale (N. 17278 DEL 07/07/08), per divieto di accesso e mi ha congedato non dandomi nessun tipo di informazione per ciò che avevo chiesto.
Solo in un secondo momento ho saputo che la strada in questione (Piazza Santa Maria delle Grazie) è stata dichiarata a senso unico nel mese di aprile scorso, cosa che non potevo sapere venendo io al Santuario solo una volta l’anno durante l’estate e percorrendola abitualmente in quel periodo.
Ciò che voglio denunciare alla S.V. è il trattamento che gli operatori municipali mi hanno riservato e la poca professionalità mostrata verso i pellegrini che vengono con le migliori intenzioni; capisco che il verbale è stato un atto dovuto ed è mia intenzione pagarlo, ciò che non riesco a capire è l’acredine nei confronti dei turisti, soprattutto quando sono anziani e in buona fede.
Concludo informando la S.V. che, arrabbiato dell’accoglienza riservatami, sono partito da San Giovanni Rotondo senza fermarmi neanche un minuto in più, pregando San Pio anche da lontano, sapendo che Lui ascolta anche chi non è vicino fisicamente.
Nella speranza di un miglioramento della situazione dopo questa mia lamentela, saluto cordialmente.
Romolo Cincotti
Fonte: capitanata.it