Le proposte di Rifondazione e Sinistra Ecologia e Libertà
Il 9 novembre abbiamo avuto un incontro con il sindaco Gennaro Giuliani, Federico Ceschin (staff del sindaco e responsabile della Comunicazione), l’assessore Giuseppe Russo, il responsabile dell’ufficio di piano Luigi Longo e il dirigente Modesto de Angelis, avente come oggetto: “Partecipazione e metodi di confronto. La costruzione delle forme di partecipazione”.
L’invito che abbiamo ricevuto era indirizzato: ai partiti, alle associazioni politiche, al sindaco, al politecnico di Milano, durante la riunione siamo stati informati che erano stati invitati solamente i partiti che non fanno parte del consiglio comunale e che gli altri verranno ascoltati in altra sede. Era assente il Movimento Popolare Sangiovannese.
Non ci piace fare polemica gratuita e desiderando entrare nell’oggetto della riunione non ci siamo addentrati in questi vizi di forma.
L’argomento è stato introdotto dall’assessore Russo, che, ci ha informato che intende seguire lo schema indicato dal DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale). Lo schema prevede che la Giunta Comunale approvi un “Atto di Indirizzo comprensivo di Scoping previsto dalla VAS” (il documento è stato approvato nei giorni scorsi) e che successivamente venga organizzata la “prima conferenza di copianificazione”, l’assessore ci ha informato che la conferenza verrà organizzata a Bari il 24 novembre.
La prima attività di partecipazione pubblica è prevista durante la stesura della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che è funzionale alla stesura del Rapporto Ambientale.
Come al solito il diavolo si nasconde nei dettagli, cioè: cosa si intende per partecipazione pubblica? Ha senso chiamare tutta la popolazione a esprimere un’opinione, organizzando un convegno disordinato dove ognuno dice quello che gli viene in mente e non si fa un percorso che porta i partecipanti a comprendere di cosa si sta parlando? La nostra risposta è “No, non ha senso”.
Per questo motivo le nostre proposte sono state le seguenti:
1) L’affidabilità dei dati. I documenti che sono stati creati finora dal Politecnico e dall’ufficio di piano sono basati su statistiche e ricerche già presenti, andrebbero aggiornati e resi più precisi e puntuali. Ad esempio non si conosce il numero di vani presenti, le case sfitte, quante cooperative edilizie esistono, quanti gli iscritti, quanti inghiottitoi sono presenti sul territorio etc. etc.
2) Il percorso è importante e va documentato. Durante la creazione del Documento Preliminare (documento creato durante la precedente Amministrazione) si è scelto di interrogare i cosiddetti stakeholder (portatori di interesse: associazioni di categoria, ambientaliste, sindacati etc. etc.) ottima idea, perché in questo modo l’ufficio di piano ha fatto un primo censimento delle opinioni del territorio. Idea che, ha mostrato tutti i suoi limiti quando è stato scritto il documento: l’ufficio di piano, non ha documentato le interviste e oggi non è possibile sapere quali erano i motivi e le opinioni che hanno portato alla scrittura del documento stesso. Oggi non è possibile sapere, ad esempio, se le istanze di una qualunque associazione sono state introdotte nel documento oppure, semplicemente ignorate, né per quale motivo queste scelte siano state prese.
Per questo motivo, chiediamo all’Amministrazione Comunale di documentare gli incontri con registrazioni e verbali.
3) Le assemblee hanno bisogno di ordine. Durante lo svolgimento delle assemblee è normale e naturale che ci siano interventi che mettono in evidenza problemi, molto spesso chi interviene non è un tecnico e interviene senza un metodo acquisito, ci potrebbero anche essere, in situazioni particolarmente antipatiche, gruppi di persone che hanno intenzione di far fallire l’assemblea. Perciò c’è bisogno di facilitatori che si occupino di semplificare in poche parole le istanze che vengono portate e di trovare, documentare e risolvere i conflitti e le convergenze all’interno degli interventi. In poche parole: c’è bisogno di un regolamento che permetta alle assemblee di svolgersi, di un metodo di voto che permetta alle assemblea di convergere su una singola posizione dove ce ne sia più d’una. Per questo, abbiamo chiesto l’istituzione di un regolamento che preveda queste cose.
4) Assemblee tematiche o territoriali? Durante l’incontro si è posto il problema di definire delle assemblee che non si trasformino in perdite di tempo e riescano ad arrivare a risultati tangibili. Per questo motivo si proponeva di fare assemblee dove invitare solamente i gruppi interessati. In questo modo non si tiene conto degli abitanti della cittadina. Per questo, abbiamo proposto che vengano progettate anche delle assemblee di quartiere, non dimentichiamo che, viviamo in un luogo dove è impossibile far camminare un passeggino su un marciapiede per via delle disattenzioni degli “esperti”, se vogliamo cambiare sistema si deve avere il coraggio di ascoltare la popolazione. Conveniamo ovviamente anche sulla costituzione di assemblee tematiche.
5) Tutto questo ha un costo. A seconda della qualità con la quale si vuole implementare la Partecipazione si avranno costi differenti. Abbiamo discusso dei capitoli dai quali si potrebbero reperire fondi. Non avendo a disposizione sufficienti informazioni il Sindaco ha dato mandato al suo staff di verificare la disponibilità delle risorse.
Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista