di Berto
Dragano
Due passi a Firenze, quelli sufficienti a
divertirsi davanti al maglioncino viola da boy scout di sinistra di Matteo
Renzi, quelli necessari a farsi una ragione dello show di modernismo. L’assemblea
dei rottamatori che vorrebbe mandare in pensione la classe dirigente del
Partito Democratico; forse il rinnovamento tanto sbandierato richiede ancora
più tempo e coraggio.
Penso al rinnovamento…
Penso alle persone che non hanno nessuno
che parli la loro lingua, né i leader impegnati a discutere i massimi sistemi,
né i loro rappresentanti sul territorio imprigionati in polverosi slogan da
terza internazionale, o da terza via blairiana fuori tempo massimo.
Penso che Renzi d’altronde nel sottolineare
l’esigenza di rinnovamento non dice niente di nuovo, nient’altro che quello che
diceva Nanni Moretti in Piazza Navona: “con questi dirigenti non vinceremo mai”.
Faccio due passi, ricordando l’urlo di
Nanni Moretti: “ci vorranno generazioni
prima che il centrosinistra torni a vincere". Li ha lasciati secchi,
bianchi come fantasmi, a balbettare: "E’
un intellettuale, non è un politico, è libero di dire quel che vuole".
Ha le labbra bianche anche lui.
Sono passati anni è sono ancora lì a
dettare le linee politiche del paese…
L’ultimo urlo di Moretti univa tutti i
cittadini di Piazza Navona e non solo, una condivisione che a distanza di anni
coinvolge anche noi che viviamo in una piccola comunità dove facendo due passi
in un giorno di pioggia ci si allaga, facendo due passi nel centro storico i
cittadini hanno le loro lamentele. Faccio due passi mentre assistiamo da tempo
ai capricci e cambi di governo.
Trovo presuntuoso che si possa pensare che
il criterio dell’età non corrisponde esattamente a un criterio di qualità.
Quindi per venire incontro ai denigratori dei rinnovatori, penso che le attuali
classi dirigenti sconfitte, fallimentari, inadeguate, impreparate alla
modernità e incapaci di risollevare il paese, andrebbero sostituite con altre
più in gamba ed estranee a questi fallimenti, più o meno giovani, di certo non
conta l’età.
Basta con stì giovani. Va
bene!…
…siamo tutti contenti: noi di mezza età
facciamo volentieri altro.
Soprattutto quando i partiti sono chiusi a
chiave.
Poi ci dicono che non c’è partecipazione,
non si lavora… ma scusate questi ipotetici giovani e potenziali militanti dove
dovrebbero praticare le proprie idee politiche ? In piazza sotto gli olmi, al
bar?
I partiti sono morti, uccisi per non avere
contradditorio sulle scelte politiche, pronti a risuscitare alla prossima
campagna elettorale.
Berto
Dragano