di Antonio Cafaro
Ci sono vari settori del commercio, ma
tutti si fondano su due pilastri fondamentali: l’offerta e la domanda. Se il
commercio inizia dalla domanda si pone in condizione di maggior forza l’offerta
e viceversa. Esiste anche la possibilità di indurre la domanda partendo
dall’offerta.
Questa è una forma che si basa sulla bravura del venditore, solitamente si
stabilisce un prezzo più alto non corrispondente al valore per scendere
gradualmente fino ad arrivare al valore reale del bene in vendita, la qual cosa
induce la domanda e il compratore crede di comprare sottocosto il bene, per
rendersi successivamente conto, all’utilizzo del bene, che non gli è stato
regalato nulla e di aver comprato al valore reale.
Questo è verificabile per i beni materiali e in fondo non si configura nessuna
truffa da parte del venditore. La stessa cosa no si può dire per i beni
culturali; il compratore acquista un libro, un giornale, un DVD con la promessa
che il contenuto abbia un alto valore culturale corrispondente al valore
economico, per rendersi conto dopo la visione che il livello culturale è
scadente se non addirittura inesistente.
Difficile dimostrare la truffa, certo è che il compratore non si è arricchito
culturalmente ma ha solo incrementato il volume della spazzatura.
Questo per introdurre l’argomento
sottostante relativo alle inchieste di una testata giornalistica.
L’Unità
presenta
SEGRETI E BUGIE terza uscita: LE STIGMATE E IL DENARO
I
grandi film inchiesta per capire il mondo “Segreti e bugie” apre uno squarcio
sul nostro Paese e sul mondo, cercando di spiegare il perché delle cose e di
svelarne i retroscena. Grandi inchieste su temi di attualità o di interesse
storico per andare oltre la semplice narrazione dei fatti. Analizzando
testimonianze, consultando medici, psichiatri ed esperti di cose ecclesiastiche, questo film-inchiesta
ricostruisce una storia fatta di sotterfugi e di inganni, di uomini d’affari e
di organizzazioni segrete, di omertà e di denaro.
L’etica del
commercio impone di soddisfare la domanda garantendo il prodotto offerto.
Fa specie che una
testata giornalistica storicamente riconosciuta al fianco dei lavoratori non
sappia cogliere il paradosso in cui è caduta: usare i metodi oggetto di critica
a scopo di lucro. Siamo una Repubblica
fondata sul lavoro e tanti lavoratori sono impiegati nel settore del commercio.
Il commercio è
diviso in vari settori, esiste il commercio legato al turismo, a sua volta
diviso in turismo culturale, termale e religioso, settori tutti uguali per
dignità e meritevoli di rispetto. Parlando di etica
del lavoro credo si possa dire che sia più etico un commercio basato sulla
domanda che uno fatto nascere da un bisogno indotto.
Il turismo
religioso a San Giovanni Rotondo risponde ad una domanda, lo fa con rispettabile
dignità e con tante punte di eccellenza che meritano rispetto e giusta
considerazione da parte della direzione del giornale. Mi potrei fermare
qui, ma sento il bisogno di entrare anche in merito ai contenuti del DVD.
Apre l’argomento un
certo Francesco Traversi, presidente associazione pro Padre Pio Onlus, che
paradossalmente beneficia del nome di S. Pio autoreferenziandosi ed accreditandosi
come paladino del santo. Ma se ci fosse bisogno di difendere S. Pio questo non
spetterebbe alla Chiesa, ai Frati Cappuccini e in ultimo ai Sangiovannesi?
Seguono atri
intervistati come i testimoni anonimi. Viviamo in una società che garantisce la
libertà di opinione e di espressione: la scelta di non metterci la faccia è
stata necessaria per non sminuire il valore delle parole e dei loro punti di
vista?
Gli psicoterapeuti.
Lo scrivente fa di professione il medico e vi può garantire che non farà mai
una diagnosi per “procura”, ha sempre
bisogno di avere presente il paziente da esaminare, ha bisogno di colloquiare e
“sporcarsi le mani” per arrivare ad una diagnosi usando le sue conoscenze di
semeiotica.
Il Prof. Cancrini,
inquadrato da esperti della comunicazione di trequarti con la luce alle spalle
e un filare di libri sulla parete a lato, si permette di fare diagnosi senza il
paziente dall’alto del suo piedistallo per fare un tonfo più grande del Prof.
Gemelli che per lo meno aveva provato a visitare il paziente per fare la sua
diagnosi.
Nella mia
professione credo di dare il giusto peso all’influenza della psiche sul fisico
e al rapporto tra malattia e ospite. Al rampante Dr. Armando De Vincentiis
psicologo, rampante perché sempre a causa degli esperti della comunicazione che
hanno fatto le riprese, si è fatto riprendere ad una scrivania con alle spalle
attestati di ogni genere, vorrei ricordare che S. Pio rispose a coloro che
spiegavano il fenomeno delle stigmate con la psicosomatica: “Pensa intensamente
al toro e vedrei che ti spunteranno le corna”.
Al sig. Luigi De
Nisi segretario SEL di San Marco in Lamis non sono io a dovergli ricordare
Borgo Celano in località San Marco in Lamis e il Giubileo del 2000, vorrei
sottolineare però un dato di interesse politico, più consono anche per la
testata giornalistica. L’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza è un Istituto
di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico qualificato, facente parte di un
network di ospedali per lo studio dei costi standard in sanità. Lo studio dei
costi standard oggi è la strada per ridurre/evitare gli sprechi e risanarne i
bilanci in sanità.
Al condirettore del
giornale mi permetto di ricordare che l’unità non è la testata più accreditata
per affrontare i temi della religione e della fede popolare con la conseguente ricerca della verità e/o obiettività; e il DVD lo
conferma. Per uno strano destino però il giornale L’Unità, come organo di
partito, è l’unica testata immortalata nei mosaici di S. Pio, nella scena che
affronta il tema del rapporto tra il santo e gli intellettuali del tempo.
Cordiali saluti,
Antonio Cafaro