Il 2011 che sta per lasciarci passerà alla storia come l’anno nero per dittatori e despoti
Sin dall’inizio dell’anno hanno lasciato il potere tre dei più sanguinari e spietati dittatori al mondo; sono ancora vive le immagini trasmesse sulle primavere arabe. Se tutto ciò lascia intravedere e respirare aria di libertà, ancora lungo è il cammino che aspetta Egitto, Libia e Tunisia verso una stabilizzazione democratica e pacifica; infatti in questi 3 stati ancora tante sono le incognite legate ai futuri prossimi governi e guide.
L’estate scorsa in un mio viaggio in Tunisia ho avuto la possibilità di toccare con mano la realtà di questo paese. Qui i giovani si sentono i mandanti di una nuova speranza da dare al proprio popolo, i protagonisti di un nuovo cammino fatto di riforme, ma soprattutto di una nuova era culturale che salverà il piccolo paese nordafricano. Il paese sembra essersi svegliato dal torpore durato 23 anni targato Ben Ali. Ma mentre la cacciata al dittatore fa guardare almeno al futuro, la domanda è: quale futuro? Per la cronaca il periodo di Ben Ali è durato dal 7 Novembre 1987 al 14 Gennaio 2011.
Ancora lontano da una situazione pacifica sembra l’Egitto dove ormai quasi da un anno ogni giorno si scende in piazza per protestare. Dalla fine dell’era Mubarak, avvenuta l’undici Febbraio 2011 (a seguito della quale si poteva intravedere un barlume di speranza), ancora a tutt’oggi il paese dei faraoni è in pieno caos; infatti, dopo la caduta di Mubarak al potere sono andati i militari, con a capo, Kamel Al Ganzouri, ma i disordini durano ancora.
La Libia è stata quella che senz’altro ha fatto più rumore. Dopo quarant’anni è finita la dittatura targata Gheddafi, ma ancora si parla poco di stabilizzazione, mentre si parla tanto di contratti da firmare per poter sfruttare il ricco sottosuolo di questo paese. Anche qui a guidare il paese è un consiglio di transizione guidato da Jalil.
Ultimo a lasciare il potere a causa della sua morte in queste ultime ore è stato Kim Jong II ma qui il futuro appare ancora più denso di nubi a causa della chiusura che regna in questo stato asiatico.
Quale futuro?…
Salvatore Trotta