SS. TRINITA’
“Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”
a cura di
don Salvo Miscio
Prima lettura
Signore, Signore Dio misericordioso e pietoso
Dal libro dell’Èsodo
Es 34,4-6.8-9
In quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità».
Salmo responsoriale
Dn 3,52-56
R. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri. R/.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo. R/.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso. R/.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno. R/.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini. R/.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo. R/.
Seconda Lettura
La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2 Cor 13,11-13
Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi.
Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Canto al Vangelo
R. Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, a Dio che è, che era e che viene.
R. Alleluia.
Vangelo
Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui
† Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,16-18
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Invitati alla festa
E’ bello incontrare persone che vivono tra di loro un sentimento d’amore. E’ bello essere coinvolti nel loro amore. E’ bello percepire il positivo che diffondono attorno a loro. Quando Mosè si trova alla presenza di Dio percepisce tutto il Suo amore per il popolo di Israele, che si manifesta nella misericordia (I lettura). Un amore che dona pace, serenità e forza perché ti coinvolge nella vita che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo vivono continuamente donandosi l’uno agli altri. Sono così innamorati che davvero sono “una cosa sola”, come si dice di una coppia che ha raggiunto una comunione di intenti e di sentimenti (II lettura). L’amore del nostro Dio, uno e trino, si manifesta chiaramente con Gesù Cristo, che è venuto a rivelare quanto il loro amore traboccante giunga fino a noi uomini. Infatti non è venuto a condannare il mondo ma a salvarlo (Vangelo). Per fare questo invita l’uomo ad entrare nella grande festa dell’amore, nel grande gioco delle relazioni della Trinità per esperimentare l’amore vero, l’amore che non esclude ma coinvolge, l’amore che non invidia ma si dona, l’amore che non gode della morte degli altri ma dona abbondantemente vita, anche la propria.