Le spiegazioni non date a Fortunata, figlia del cav. Francesco Morcaldi
E’ giunta alla nostra Redazione, da parte della sig.na Fortunata Morcaldi figlia del compianto sindaco “Don Ciccio”, copia della registrazione di un suo intervento a Radio Montecalvo con il quale chiedeva delle spiegazioni al direttore de “Lo Sperone Nuovo”, Giovanni Scarale, in ordine ad una frase pubblicata sul numero del giornale dello scorso mese di ottobre.
Pubblichiamo di seguito le parti salienti del colloquio intercorso con Franco Impagliatelli, responsabile di Radio Montecalvo
E’ stata infangata la figura del cav. Francesco Morcaldi?
Qualcuno lo ha fatto!
Senz’altro sarà molto arrabbiata se effettivamente è stato fatto.
Io sono, non arrabbiata, ma disgustata. Mi hanno portato lo Sperone, il giornale al cui interno in uno spazio riservato agli eventi c’è scritto: “un capo tra due santi? ma lui non era uno stinco!” Io vorrei chiedere a colui il quale dirige questo giornale, Giovanni Scarale, cosa volesse intendere.
Questo meraviglia molto perché proprio Giovanni Scarale nel lontano 1976 durante i funerali del cav. Morcaldi tenne un discorso antistante alla scuola Melchionda.
Conservo quel discorso perché lui, Scarale, affettuosamente me ne diede una copia.
Mi meraviglia quello che leggo ora, che significa?
Vorrei essere ascoltata. Io lo invito pubblicamente a dirmi cosa significa la parola “stinco”.
Nel mio linguaggio stinco non è una cosa onorabile, è una parola antipatica.
Così come pubblicamente è stato scritto sul giornale vorrei che Scarale spiegasse altrettanto pubblicamente il significato di quel “un capo tra due santi? ma lui non era uno stinco!”
Franco Impagliatelli probabilmente girerà la richiesta di Fortunata Morcaldi invitando Giovanni Scarale in radio per spiegare il significato di quanto pubblicato nel mese di ottobre; si spera che il professore accetti l’invito al chiarimento.
Una tale spiegazione sicuramente era stata richiesta a Scarale anche sul guestbook (ora rimosso) inserito nel sito internet dello stesso giornalino. Questo lo si capisce tra le righe de “L’insolenza”, un articolo pubblicato nel numero di novembre de “Lo Sperone Nuovo” nel quale lo stesso Scarale risponde con queste parole: “Quel che io penso dei santi e dello stinco è attestato in numerosi miei scritti pubblicati da tempo” a chi, probabilmente, gli aveva contestato l’accostamento della frase “un capo tra due santi? ma lui non era uno stinco!” al cav. Morcaldi.
Nel caso non venisse accettata la richiesta di Fortunata Morcaldi sicuramente il silenzio non sarebbe dei più onorevoli e responsabili. Nel periodo in cui era in svolgimento il convegno “Un sindaco tra due santi: Padre Pio e Don Orione” ciò che ha pensato la signorina Morcaldi è stato pensato da tanti in città; l’associazione di quella frase e quello “stinco” al cav. Morcaldi è stato il diretto accostamento.
Una risposta, quindi, ed una spiegazione è dovuta alla famiglia Morcaldi ed a quei cittadini a cui il sig. Scarale, sempre nell’articolo “L’insolenza” dichiara di rivolgersi “al solo scopo di contribuire all’avvento della civiltà della ragione e del sentimento”.
Fortunata Morcaldi non chiede altro, solo che questo avvento di civiltà, di rispetto e di assunzione delle proprie responsabilità venga attuato dando risposte al suo “sentimento”.
Ad alcuni amici già a conoscenza di questa pubblicazione che ci hanno avvertito dicendoci «preparatevi a subire un sacco di contumelie visto che andate ad imbattervi con chi pensa, ragiona ed opera al motto di “o con me, o contro di me”» rispondiamo solo con “siamo molto sereni, facciamo informazione, noi”.