La lettera inviata al portale dal Segretario dei DS
Spett.le Redazione,
è giusto e opportuno, adesso, fare delle precisazioni politiche inerenti alla crisi amministrativa che si è conclusa. Tali precisazioni non possono prescindere ad una breve cronistoria della vicenda politica. Tutto questo per fare chiarezza sui comportamenti dei singoli e del partito da me rappresentato.
Il Partito dei Democratici di Sinistra, nella prima fase della crisi si è tenuto volutamente in disparte, ritenendo che la situazione in cui si trovava l’amministrazione fosse nata da una diatriba, forse non propriamente politica, interna ad un partito, Partito dei Socialisti Democratici, certamente autonomo nelle proprie scelte e responsabilità. Quando il partito dello SDI non è riuscito a risolvere i propri problemi interni e per il protrarsi dell’empasse amministrativo, i Consiglieri della maggioranza hanno richiesto l’azzeramento della giunta, come tutti sanno, in consiglio comunale.
Con tale atto politico hanno cercato in qualche modo, autonomamente e responsabilmente, di trovare una soluzione alla crisi, anche seguendo, in parte, le direttive nate in una riunione congiunta con la Margherita.
La Margherita ha poi seguito il percorso della riconferma dei propri assessori, esponendo pubblicamente un manifesto in cui, premettendo di non negoziare i propri assessori, era d’accordo nel ricercare l’unità a sinistra con Rifondazione e i Verdi. Dopo molti, democratici e a volte aspri dibattiti si è convenuto che anche noi Democratici di sinistra non avevamo politicamente, né personalmente, né moralmente motivo di sostituire i nostri assessori Antonio Urbano e Giuseppe Siena ritenendo, altresì, che il lavoro da loro svolto in questi mesi era stato più che encomiabile. Rifondazione Comunista, grida allo scandalo.
Allora noi chiediamo perché RC sarebbe entrata nell’esecutivo, facendo anche il nominativo dell’assessore, nonostante non vi fosse stato un azzeramento totale? Allora l’azzeramento, tanto sbandierato come rilancio dell’Amministrazione, veniva perseguito solo nei confronti dei nostri assessori e non verso quelli della Margherita? E per quale motivo? A questo gioco al massacro i D.S. non ci stanno. Gli assessori dei Democratici di Sinistra si sarebbero fatti sicuramente da parte se il rinnovo dell’esecutivo fosse stato totale e il partito ha accettato anche l’azzeramento parziale richiesto dai propri consiglieri ma sicuramente non poteva essere d’accordo se a chiederlo fosse stato un partito che un mese prima aveva votato contro il bilancio.
Quindi, per favore, tutte le opinioni pseudopolitiche che si sono susseguite nei manifesti e i commenti nelle lettere alla redazione di questo portale da parte dei vari commentatori per lo più anonimi, sono solo speculazioni.
Anche il compagno Giuseppe Longo, che si è preoccupato di inviare a questo portale la lettera inviata al Sindaco e al Presidente del Consiglio di comunicazione di adesione al movimento “Sinistra Democratica” e quindi la fuoriuscita dalla maggioranza non si è preoccupato di inviarlo, come opportuno se non d’obbligo, a me segretario del suo “precedente” partito. Voglio inoltre ricordare all’amico Giuseppe che lui è stato votato nelle liste dei D.S. e che, essendo sicuramente giusto ritenere di non condividere il percorso del partito Democratico, sarebbe stato altrettanto giusto rimanere nella maggioranza seguendo, in questo modo, le indicazioni degli elettori che lo hanno votato, ricordando, altresì, che siede al posto di un ex consigliere, ora assessore.
E poi, caro Giuseppe, lo dico veramente perché ti reputo una persona amica, la voglia e la necessità di cambiare, tanto da te auspicata e richiesta, per “ridisegnare un’altra San Giovanni Rotondo più competitiva, emancipata, più capace di misurarsi con l’esigenza dei nostri cittadini” avrebbe trovato compimento nella sostituzione solo dei nostri assessori? Mah… Tafazzi insegna….
Antonio Colella, Segretario dei D.S.