LibriAmo a cura di Renata Grifa
Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso, dove non c’è più niente per te.
Mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese.
Il passato è a valle, il futuro è a monte.
Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.
Paolo Cognetti
La storia è forse delle più semplici, due bambini, poi adulti, la loro amicizia e una montagna, anzi otto.
Non ci sono sorprese, nessuno colpo di scena, è la storia della vita che scorre e forse proprio per questo che la sentiamo vicina e reale.
È la storia di due genitori testimoni del loro tempo e di un passato diverso dal caos della caotica Milano, dalla quale fuggono appena possono per rifugiarsi in quel cuore montuoso che li ha visti crescere, innamorarsi e alla fine cambiare.
Ma è soprattutto la storia di Pietro, un ragazzo di città, che sebbene guardi con diffidenza la cima di quelle montagne su cui è costretto a passare ogni estate, scoprirà con il tempo, con gli errori e vetta dopo vetta, che la risposta alle più difficili domande cui la vita ci mette di fronte a volte si nasconde nei posti che pensiamo tanto distanti da noi quanto più si riveleranno il nostro vero posto nel mondo.
È proprio in una di queste estati, a Grana, che Pietro incontra Bruno, un ragazzino che non conosce nulla al di fuori di pascoli e abeti perché in fondo della vita di città “non sa che farsene”.
È questo l’inizio di un’amicizia durata trent’anni sullo sfondo di un paesaggio che domina dall’inizio alla fine, la montagna nella sua maestosità, grandezza e freddezza è protagonista assoluta davanti a quelle vicende umane che al suo cospetto sembrano improvvisamente ridimensionarsi.
La montagna fa da sfondo e da appiglio a quel rapporto padre-figlio tanto difficile da governare, a quel sentirsi, da figlio, sempre inadeguato e al tempo stesso meravigliato dalla riscoperta di come un padre non sia solo tale ma forse prima di tutto un uomo, un uomo che se ascoltato sarà capace di rivelarsi nella più pura forma d’amore.
Pagine pervase da un silenzio quasi religioso, in cui si impara il rispetto per ogni singola pietra, perchè è da li che passa la storia di ciascuno di noi “era questo a fare la differenza. Il modo in cui il luogo custodiva la tua storia”, luoghi che per Pietro diventeranno motivo di nostalgia e di ricordo e per Bruno saranno invece l’unica vita possibile.
Le otto montagne, premio strega 2017, è la storia di un viaggio interiore di chi, oltre a riconoscersi nelle alte cime rievocate dal titolo, prende la consapevolezza che, a volte, nei tortuosi percorsi della vita, basterebbe non andare poi così lontano per ritrovare se stessi, scoprendo che in fondo il sentiero per la felicità è molto più vicino alla nostra casa di quanto noi possiamo immaginare.