Il 2 e 3 dicembre convegno nazionale a Manfredonia dal titolo “Oltre la bonifica del sito Enichem”
Presso l’auditorium del Regio Hotel Manfredi, sulla strada provinciale per San Giovanni Rotondo. Una opportunità importante per valorizzare e rafforzare la battaglia per il risanamento e la tutela del territorio, per l’attivazione di processi sostenibili di reindustrializzazione, per l’avvio di modalità produttive innovative, eco-compatibili, rispettose della sicurezza del lavoro.
Il 2 e 3 Dicembre un convegno nazionale a Manfredonia, organizzato dalla ASL di Foggia in collaborazione con CGIL CISL UIL, analizzerà i risultati del processo di bonifica avviato da dieci anni presso il sito ex Enichem di Macchia. Interverranno, tra gli altri: Ministero dell’Ambiente, Sindyal, Assessore all’Ambiente e Presidente della Regione Puglia, ARPA Puglia, Provincia di Foggia, Sindaci di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, ASL di Foggia, Agenda 21 Nazionale, Imprenditori del Contratto d’Area, Università di Foggia, CGIL CISL UIL nazionali. Una opportunità importante per valorizzare e rafforzare la battaglia per il risanamento e la tutela del territorio, per l’attivazione di processi sostenibili di reindustrializzazione, per l’avvio di modalità produttive innovative, eco-compatibili, rispettose della sicurezza del lavoro.
Dei 54 siti di interesse nazionale (legge 462/1998), quello dell’ex petrolchimico di Macchia risulta oggi tra i più avanzati nelle operazioni di messa in sicurezza e di bonifica. Notevoli interventi hanno difatti riguardato le aree di superficie e le ex discariche con la rimozione e l’invio a smaltimento di centinaia di migliaia di tonnellate di terreno contaminato da arsenico, code tolueniche e benzoiche. Sono inoltre stati avviati progetti per il trattamento e la bonifica delle acque di falda. Altri interventi riguardano la demolizione degli impianti.
Nell’ultima Conferenza dei Servizi tenuta presso il Ministero dell’Ambiente il 7 ottobre scorso è emerso che il completamento delle bonifiche delle discariche ad opera di Sindyal è fissato a fine aprile 2009. Per quanto riguarda la bonifica delle acque di falda all’Azienda è stato chiesto di migliorare ulteriormente i risultati fin qui ottenuti, positivi non ancora “a norma”. Riguardo alla rimozione degli impianti (urea 1 e 2 e centrale energetica), vanno accelerati i tempi superando gli ostacoli addebitati da Sindyal al sequestro da parte della Magistratura.
Per i Segretari provinciali di CGIL CISL UIL di Capitanata, Salvatore Castrignano, Carlo Ferrara e Sante Ruggiero e per il rersponsabile dello Spesal Area Sud della ASL di Foggia, Antonio Nigri, “è importante vincere la scommessa di bonificare e reindustrializzare un territorio interessato da uno dei maggiori disastri ambientali, quello avvenuto nel 1976. Oggi, in quello che viene ancora definito sito ex Enichem, la realtà si è trasformata e laddove esisteva solo il polo chimico del colosso industriale ENI si sono insediate piccole e medie aziende che, con le loro produzioni nell’ambito delle filiere del vetro, dell’energia, della nautica, del manifatturiero, ecc. hanno completamente soppiantato il vecchio petrolchimico”.