Molte attività chiudono spontaneamente. E gli uffici comunali limitano gli accessi
San Giovanni Rotondo sta vivendo con apprensione questi giorni di emergenza dovuti al Coronavirus. L’attenzione massima è rivolta alla Casa Sollievo della Sofferenza che come sappiamo ha deciso di bloccare le prestazioni ambulatoriali (eccetto quelle d’urgenza) fino al 18 marzo al fine di fronteggiare il contagio vista la grande mole di gente che quotidianamente si reca presso il Poliambulatorio.
Il Comune di San Giovanni Rotondo dopo l’ordinanza di qualche giorno fa, considerata la necessità di adozione di misure straordinarie in materia di emergenza sanitaria e in regime di urgenza, ha disposto la chiusura al pubblico di Palazzo di Città, della della Biblioteca comunale “Michele Lecce” e del Centro Disabili.
L’Ufficio di Stato Civile (sede di via d’Apolito) sarà aperto al pubblico dal lunedi al venerdi ore 08.00-14.00 e il martedi e il giovedi dalle 16.00 alle 19.00.
Intanto cresce la consapevolezza del rischio. Dopo le polemiche dovute al rientro dal nord di molti pugliesi, molte attività commerciali della nostra città come pub, ristoranti e pizzerie hanno deciso di chiudere per alcuni giorni per limitare al massimo le situazioni di sovraffollamento.
Anche altre attività come le palestre ad esempio si sono adoperate con la limitazione degli ingressi per fascia oraria per consentire a tutti di non rinunciare all’attività fisica seguendo tutte le norme igieniche del caso. Un gesto sicuramente da apprezzare, in quanto nessuna legge o ordinanza ha imposto a tali attività la chiusura o altri divieti se non quelli contenuti nel Decreto dei giorni scorsi, che ci fa capire quanto sia importante attenersi a quelle poche regole di buon senso che sono fondamentali per evitare la diffusione del virus