Le regole da seguire… dalla comunicazione del decesso al rito funebre
Di seguito la nota a firma della dottoressa Angela Antonacci, responsabile del Distretto Socio Sanitario di San Giovanni Rotondo, per regolamentare le procedure funerarie e le modalità di comportamento gli addetti al servizio funebre a cui attenersi fino al perdurare dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19.
Per motivi di sicurezza pubblica, quando il decesso avviene nella propria abitazione si deve avvisare
il medico curante, il medico di continuità assistenziale o il 118 per la constatazione di decesso e
compilazione della scheda ISTAT (da parte del medico curante).
Successivamente viene contattata l’impresa di pompe funebri che si attiverà per la vestizione della
salma. Il personale addetto all’attività funebre è tenuto a utilizzare, indipendentemente dalla causa
del decesso, gli adeguati mezzi di protezione per prevenire un eventuale contagio adottando tutti i
dispositivi di protezione necessari.
È necessario ridurre al minimo i paramenti funebri.
Deve inoltre essere limitato l’accesso a parenti e conoscenti: due per volta e per brevissimo tempo, ma sarebbe opportuno evitare qualsiasi tipo di contatto interpersonale.
Dopo un periodo di osservazione di 15 ore viene effettuato l’accertamento della realtà di morte da
parte del medico necroscopo e il cadavere può essere trasportato al cimitero senza corteo funebre
dove la salma riceverà la benedizione del parroco e vi resterà fino a dopo le 24 ore dal decesso.