Il programma delle celebrazioni
La città di San Giovanni Rotondo celebra anche quest’anno, seppur con tutte le restrizioni del caso dovute all’emergenza Covid, la giornata del 4 Novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.
II 4 novembre è l’anniversario del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, e in Italia si fa coincidere generalmente l’armistizio con la fine della Prima guerra mondiale. L’armistizio fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, da Italia e Impero austro-ungarico.
In realtà l’armistizio non fu un successo per l’Italia: gli accordi iniziali prevedevano per l’Italia l’annessione di Trentino, Tirolo meridionale, Venezia Giulia, l’intera penisola istriana (esclusa Fiume), una parte della Dalmazia, alcune isole dell’Adriatico, le città albanesi di Valona e Saseno e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso; le nazioni della Triplice Intesa però decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi: questa è la ragione per cui Gabriele D’Annunzio parlò di “vittoria mutilata”.
L’Italia si vide riconoscere solamente il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. Il 4 novembre si celebra comunque la giornata dell’unità nazionale per l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia e la giornata delle forze armate, poiché quei giorni del 1918 vennero dedicati alle onoranze funebri – in Italia e in Europa – per i soldati morti in guerra.
La giornata dell’unità nazionale del 4 novembre è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo: è stata istituita nel 1919 ed è durata fino al 1976, dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, si cominciò a festeggiare la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate nella prima domenica di novembre. Negli anni Ottanta e Novanta l’importanza della festa diminuì progressivamente, rispetto agli anni precedenti Sessanta e Settanta in cui era oggetto di discussioni, polemiche e lotte politiche.
Il programma allestito nella nostra città dall’amministrazione comunale prevede:
– Ore 10: deposizione corona di alloro alla lapide dedicata al Milite Ignoto posta su Palazzo di Città
– Ore 10,30: deposizione corona di alloro presso il monumento dedicato ai caduti in guerra in Piazza Europa
Ore 10,45: omaggio musicale a cura del corpo bandistico cittadino ‘Umberto Giordano’.
“Quando tutto sembrava perduto, – ha dichiarato il Presidende della Repubblica Matterella nel 2018, anno del centenario di quella vittoria – il Paese trovò sulle trincee e sul fronte interno le energie per riprendersi e capovolgere le sorti del conflitto. La resistenza sugli altopiani, sul Grappa, sul Piave, l’azione di Premuda e poi l’epilogo di Vittorio Veneto raccontano una storia della quale gli italiani sono legittimamente orgogliosi. L’Italia intera, le famiglie, ebbero a sopportare un peso indicibile che ne segnò la vita nel profondo: quel patrimonio morale va onorato. Alle Forze Armate, protagoniste in questa giornata, indirizzo il riconoscente pensiero della Repubblica. Nei sacrari e nei borghi rimane il monito delle sofferenze patite da coloro che hanno lottato per l’unità e la libertà della nostra Patria: un messaggio che dice pace, rivolto in particolare alle nuove generazioni – ha concluso il Presidente – affinché le aberrazioni perpetrate dalla guerra contro l’umanità non debbano più ripetersi”.