Conte: «Decisione sofferta ma necessaria. Forte preoccupazione per impennata della curva»
Il Presidente del Consiglio nella serata di ieri ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa per illustrare le nuove misure per il contenimento dell’emergenza da Covid-19, contenute nel decreto legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta dello stesso Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della Salute Roberto Speranza.
«Il metodo a zone ha funzionato, abbiamo evitato il lockdown generalizzato. Nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero rientrare nell’area gialla. La situazione però rimane difficile e in tutta Europa. E tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata». – si apre così la conferenza stampa del premier.
Per questo motivo l’Italia sarà tutta zona rossa nei giorni festivi e nei prefestivi, mentre sarà arancione nei giorni feriali. Il coprifuoco resta confermato alle 22 tutti i giorni e per muoversi a piedi o con qualsiasi mezzo nei giorni in cui l’Italia è zona rossa occorre sempre giustificare lo spostamento con l’autocertificazione, indicando l’indirizzo di partenza e arrivo.
«Abbiamo davanti la fine di questo incubo, – rassicura comunque il Presidente Conte – ci avviamo pur con misure restrittive al vaccine day del 27 dicembre in Italia e un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre. Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme».
Come già più volte dichiarato il premier ribadisce – «Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento».
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale già nella notte, il decreto di Natale è già in vigore da oggi 19 dicembre, il decreto-legge introduce ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19 durante il periodo delle feste, dal 24 dicembre al 6 gennaio.
*Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, in materia di spostamenti all’interno o per il territorio nazionale nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, il testo prevede che:
- nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto;
- nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone arancioni”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto. Negli stessi giorni, sono tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione massima di 5.000 abitanti verso località distanti non più di 30 chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
- oltre agli spostamenti già consentiti, nel periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, tra le ore 5.00 e le ore 22.00, è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Il decreto, infine, prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).
*Fonte: Governo.it
Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo
Faq specifiche per il periodo 21 dicembre 2020 – 6 gennaio 2021
Faq relative alle specifiche disposizioni delle tre aree