Una piattaforma tecnologica dedicata alla clownterapia in videochiamata
Non poteva che arrivare poco prima di Natale uno tra i più bei regali per i piccoli pazienti della Pediatria Oncoematologica di Casa Sollievo della Sofferenza.
Dopo mesi di restrizioni in cui nessun contatto ravvicinato era ammesso, nei giorni scorsi qualcosa di magico è accaduto di nuovo.
Grazie ad un’innovativa e tecnologica piattaforma, realizzata e progettata dall’IRCSS Casa Sollievo della Sofferenza, ogni bambino in degenza presso il reparto potrà di nuovo imbattersi in quei due pazzerelli di Pasticcio e Marrangio.
Per quanti non sapessero i due “dottori dal naso rosso” sono i clown che, grazie alla Fondazione Dottor Sorriso, da più di dieci anni portano allegria e spensieratezza tra le corsie della Pediatria Oncologica di Casa Sollievo.
Un’allegria che è stata interrotta a causa delle misure restrittive adottate per contenere la pandemia e che ha ovviamente interessato anche il reparto pediatrico.
Ma ora grazie alla tecnologia questa distanza potrà essere ridotta.
“Sentivamo il bisogno di ristabilire un contatto con i pazienti e Casa Sollievo, credendo nella nostra missione, ci ha dato la possibilità di poterlo fare”.
Con una piattaforma tecnologica dedicata alla clownterapia in videochiamata sono state installati nelle 15 stanze del reparto, compresa la sala giochi, un monitor televisivo di 40 pollici cui è collegato un piccolo computer dotato di webcam ad alta risoluzione, microfono e tastiera touchpad.
Per i clown dottori invece la stessa struttura ospedaliera ha messo a disposizione dei locali dotati anch’essi della medesima tecnologia.
«I clown – spiega Nicola Bellucci responsabile dei sistemi informativi di Casa Sollievo, in prima linea per lo sviluppo del progetto – accedendo alla piattaforma dalla propria stanza potranno selezionare una delle 15 stanze con cui vogliono collegarsi. Dall’altra parte dello schermo, al piccolo paziente basterà accendere la TV in modalità computer e, attraverso un’icona presente sul desktop, sarà automaticamente condotto sulla piattaforma di clownterapia dove troverà pronti sul video i Dottori del Sorriso».
«Inoltre dovendo pensare anche alla privacy dei pazienti e dei pazienti bambini – continua Bellucci –la nuova piattaforma è stata realizzata nel totale rispetto del Regolamento dell’unione Europea per la protezione dei dati personali, in quanto gestito come un vero e proprio servizio clinico».
Una cura parallela quella della clownterapia che è stato dimostrato scientificamente avere un effetto straordinario sui pazienti.
Prima di qualsiasi “giro visite pasticcione” è fondamentale per i clown dottori essere informati sulla situazione dei piccoli degenti, sulle presenze giornaliere nel reparto, su comportamenti e abitudini di ogni paziente e su quanto possa essere utile a poter preparare al meglio uno show su misura per ognuno.
«I comportamenti, le abitudini, i gusti di ogni piccolo paziente che in quel momento vive la sua esperienza in reparto – afferma il dr. Marrangio – sono sicuramente differenti da altri pazienti lì presenti».
«È importante non ricordare solo i nomi dei bambini e dei loro genitori – continua Pasticcio –ma ogni particolare che ci raccontano. Il nostro obiettivo è entrare nella loro vita come ventata di gioia in un momento di dolore, per questo è vietato parlare di malattia. Cerchiamo di essere proiettati sempre verso il futuro, verso il ritorno alla normalità».
Da queste parole è semplice capire che la clownterapia, sebbene il nome rimandi alla leggerezza e alla frivolezza del gioco, è al contrario qualcosa di estremamente serio e importante.
Non basta indossare un naso rosso per potersi improvvisare dr. Clown, dietro ognuno di queste persone c’è il lavoro e la professionalità di uomini come Mino Danuzzo e Michele Fiore che attraverso il gioco, la magia e una chitarra un po’ scordata accompagnano i bambini nel periodo del ricovero, regalando loro la più bella e autentica terapia di cui hanno bisogno, quella del sorriso.