Fino al 14 settembre la mostra “Paesaggi dell’anima”
Il sangiovannese Salvatore Marchesani espone a Giovinazzo. E’ possibile visitare la mostra, dal titolo “Paesaggi dell’anima”, dalle 19 alle 23, fino al prossimo 14 settembre presso L’Atelier Anforh” in via cattedrale a Giovinazzo (Bari). L’iniziativa è inserita nel Progetto Anfora/webartmagazine per la riscoperta del valore dell’arte e la promozione dei nuovi talenti artistici ed è patrocinata dalla provincia e dal comune di Trieste, della città di Bari e del Club Unesco di Udine.
Salvatore Marchesani è nato a San Giovanni Rotondo il 31 gennaio 1973. Si diploma presso il liceo artistico e conclude gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia nel corso di pittura. La sua attività artistica ha inizio tra collettive e concorsi fra cui: Mostra di pittura e incisione Exporate, 1°premio “il De Nittis” di Barletta”, Premio di pittura “Arte Sacra” Lecce, Premio di pittura “Versoarte “ Roma, “Punto e passa arte in movimento” (mostra itinerante) organizzata dall’Accademia di Belle Arti (FG), Mostra itinerante “Il panciotto futurista” Roma, Premio nazionale di pittura “Loro Ciuffenna” Arezzo, 2° premio di pittura DIOMEDES Manfredonia (Fg). Nel 2004 progetta la sua prima personale dal titolo “Percorsi”. Nello stesso anno entra a far parte della compagnia teatrale Artisti di provincia come scenografo. Nel 2006 omaggia l’artista F.P.fiorentino con un dipinto scenografico dal titolo “Spazialismo cosmico” dalle dimensione di mt. 16×3,20. Nel 2007 espone nel chiostro comunale “F.P. fiorentino” di San Giovanni Rotondo con una mostra di carte telate dal titolo “Geografia dell’anima”. Nel 2008 partecipa al MUSAE (Museo urbano sperimentale dell’arte emergente) – evento patrocinato dal ministero per i beni e le attività culturali. “MUSAE 2008” prima tappa (Area Nolana) seconda tappa (Jesolo)-terza tappa-(Sardegna) circuito 1 e 2, quarta tappa area- (catanese). Nel 2008 espone in collettiva “FIGURA E PAESAGGIO” a San Giovanni Rotondo dove vive e opera.
"Gargano imponente, lunare, arso e vasto, dorsale che delimita la distesa alluvionale.
Gargano, vento, rocce grigiastre, azzurrine e regali.
Gargano metafisico di maestosa bellezza.
Gargano, tu parli al cuori e lasci profumi, tracce, forme, scritte in chi sa ascoltare.
Montagna del sole fra feste di colori e luci,
Monte Sacro, fra arcangeli e stigmate.
Luogo segreto e prodigioso.
Terra del taumaturgo fatto Santo, segnato dalla croce lacerante e salvifica.
Santo, tu parli al cuore e lasci profumi, tracce, forme, scritte in chi sa ascoltare.
L’uomo ascolta, racconta, scrive linguaggi arcani e moderni fra cielo e terra.
L’uomo lascia nel mondo segni, simboli, forme e colori.
E’ architettura dell’anima.
E’ geografia della memoria.
E’ percorsi nel cuore.
I paesaggi dell’anima portano con se la sede dell’essenza umana, la camera luminosa, il cuore. Luogo della manifestazione, monastero puro, luogo della scienza, realtà divina che risplende e racchiude la meraviglia delle meraviglie, il presente e il futuro."
Brano scritto e presentato il giorno dell’inaugurazione.