Accolta la proposta dei Comuni di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano
Questa mattina presso la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo si è tenuto un incontro tra il Presidente del Tribunale Cons. Dott. Antonio De Luce e i rappresentanti dei Comuni di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis. Assente per impegni istituzionali già assunti la rappresentanza del Comune di Rignano G arganico. Per l’Amministrazione di San Giovanni Rotondo erano presenti il Sindaco Luigi Pompilio e il Consigliere Comunale Capogruppo di ‘Agire Insieme – Uniti per San Giovanni’ Antonio Pio Cappucci. Per San Marco in Lamis erano presenti il Vice Sindaco Raffaele Fino, l’Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Ciavarella e il Consigliere Comunale Alfredo Donatacci.
Il Presidente del Tribunale, nel corso di una ricognizione presso tutti i Comuni sede di Ufficio del Giudice di Pace, ha voluto conoscere le determinazioni dei tre Comuni in ordine alla volontà di mantenere la sede di San Giovanni Rotondo. Gli intervenuti hanno manifestato al Presidente l’intento di voler continuare a mantenere il presidio, avendo già raggiunto un’intesa in merito alla suddivisione del personale da impiegare nonché degli altri oneri relativi al funzionamento dell’ufficio.
In effetti, sono già stati predisposti gli atti amministrativi con i quali i tre Comuni interessati hanno esplicitato tale volontà, dando seguito alla Delibera del Consiglio Comunale congiunto tenutosi lo scorso 20 febbraio a San Giovanni Rotondo.
“Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto” – afferma il Consigliere Comunale Antonio Pio Cappucci, che è stato investito della questione anche in qualità di avvocato. “L’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo continuerà a rappresentare un punto di riferimento sul territorio per i nostri tre comuni, grazie alla collaborazione tra gli Enti coinvolti e soprattutto grazie all’impegno, anche economico, finalizzato a raggiungere tale importante risultato. Del resto, l’intento delle tre amministrazioni era già stato manifestato durante il Consiglio Comunale congiunto del 20 febbraio ed il testo approvato all’unanimità non lasciava dubbi sull’obiettivo”.