C’era una volta…
Il momento magico della Buonanotte
A cura della dottoressa Valentina Turco
Psicologa clinica e tecnico ABA
La sera è una fase particolare della giornata per un bambino soprattutto in tenera età, durante il momento della ninna spesso si ha un maggior bisogno di coccole, rassicurazioni e si affrontano emozioni quali gelosie, rabbia e paure. La narrazione di un racconto o di una fiaba diventa uno strumento molto efficace per addolcire questo momento contribuendo a risolvere quei piccoli drammi psicologici propri del processo di crescita che ogni bambino affronta. Ci permettono di ritagliare un momento di contatto e serenità creando una routine rassicurante.
L’atmosfera magica della buonanotte insieme alla mamma o al papà ha per il bambino un significato emotivo molto più grande del gesto in sé.
Questo “tempo speciale” della giornata è fondamentale per la relazione genitore-figlio, tempo prezioso caratterizzato da affetto e pazienza ricco di “presenza” in cui il momento magico dello “stare insieme” dona sicurezza al bambino, lo aiuta nella crescita e nelle sue capacità emotive e cognitive.
Questo spazio può essere riempito da riflessioni, domande e racconti su com’è andata la giornata, diventando così un momento fondamentale in cui far crescere la fiducia verso se stessi e la capacità di superare paure e insicurezze. Il bambino dà libero sfogo alla sua immaginazione, si identifica con i personaggi dei racconti, impara a riconoscere ed esprimere le diverse emozioni che essi provano. Inoltre apprende un insegnamento importante e cioè che la vita presenta degli ostacoli e delle prove da superare e che bisogna affrontarli con coraggio per uscirne vittoriosi. Infine, attraverso le fiabe si possono affrontare anche tematiche difficili da comprendere e accettare per un bambino come ad esempio la morte, la separazione, i conflitti o gli abbandoni; rappresentando uno strumento utile per il genitore per affrontare con delicatezza e dolcezza tematiche così complesse.
Molto spesso i dispositivi tecnologici moderni come lo smartphone e il tablet sono diventati un sostituto della lettura, andando così a rompere questo momento magico della relazione genitore- figlio, facendo diventare il bambino semplice ricettore di stimoli preconfezionati e pronti all’uso.
Voglio concludere il nostro spazio con un’affermazione di Barry Zuckerman, del dipartimento di pediatria della Boston University sull’importanza delle favole:
Con questa affermazione del ricercatore americano spero di trasmettere l’importanza degli innumerevoli benefici che derivano da questa esperienza per la crescita e il benessere psicofisico dei nostri bambini.