Una pagina tragica della storia del nostro paese
Si terrà domani, sabato 15 gennaio a partire dalle ore 15.30, la cerimonia in ricordo della piccola Maria Tosto in occasione del 40mo anniversario della sua morte. L’amministrazione comunale deporrà una corona di fiori sul monumento a lei dedicato all’interno del cimitero comunale.
La celebrazione, che doveva svolgersi proprio il 10 gennaio giorno della sua scomparsa, era stata rinviata a causa delle avverse condizioni meteo.
Un caso, quello del rapimento e dell’omicidio della piccola Maria, che smosse le coscienze ma che mediaticamente non è stato seguito come tanti altri casi di omicidio dei giorni nostri.
Maria era una bambina di tre anni, allegra e chiacchierona ricordano in molti. I suoi genitori erano rientrati a San Giovanni Rotondo da pochi mesi dopo essere stati in Germania, emigrati per lavoro come tante famiglie dell’epoca.
Siamo nel gennaio 1982, la piccola scompare. Il paese è in subbuglio, la gente si mobilita, radio e tv locali hanno lanciato appelli affinché Maria torni presto a casa dalla sua famiglia. Nel tardo pomeriggio del 10 gennaio il corpicino della piccola viene ritrovato. Non ci sono tracce di violenza, la morte è avvenuta per strangolamento con un filo di ferro. A commettere il barbaro omicidio due ragazzi, uno dei quali vicino di casa della famiglia Tosto, figli di modeste famiglie di braccianti, senza precedenti penali. Verranno accusati di omicidio volontario, sequestro di persona e tentativo di occultamento di cadavere. Ma come si può aver commesso questo ad una bimba innocente di tre anni?
Gli inquirenti hanno ipotizzato sin da subito un sequestro a scopo estorsivo, in quanto si racconta che la famiglia di Maria, che viveva in modeste condizioni economiche, avesse avuto un podere in eredità. Una situazione che ai due rapitori sarebbe sfuggita di mano, tanto da commettere questo efferato delitto ricordato ancora oggi con sgomento e commozione da tutta la popolazione sangiovannese. Senza dubbio una delle più brutte pagine di storia della nostra comunità.
Anche il primo cittadino Michele Crisetti ha voluto ricordare qual tragico giorno attraverso un messaggio affidato ai social: “Piccola Maria, piccola innocente, bambina felice, questo mondo deve scusarsi con te per essere stato tanto efferato, tanto crudele. Non ti ha permesso di diventare una giovane ragazza, di intraprendere gli studi, di conoscere tanti amici, e poi chissà. Tre anni sono davvero pochi per lasciare questo mondo che, sai, a volte non sa essere un granché. Può fare un gran male, e sembra di non uscirne più. Ma lo avresti scoperto anche tu come tutti noi, se solo ti fosse stata data la possibilità di farlo.
Non sempre si può sempre mordere la vita, qualche volta siamo noi a ricevere quei morsi dolorosi, che lasciano segni indelebili. Oggi è uno di quei momenti. Quei morsi che ti hanno portata via, oggi più che mai feriscono la nostra esistenza di uomini e donne. Strappo dopo strappo, portano a galla un dolore antico e sempre attuale, impossibile da dimenticare.
Ci sono accadimenti nella vita di una comunità che segnano la memoria e il tempo a venire, per sempre. Non si può fare un passo indietro e a volte neppure avanti, perché si è come bloccati in una bolla, fermi a quel momento in cui tutto è accaduto.
Quel giorno tu eri solo una bambina. Io ero solo un ragazzo, ma ricordo il corso gremito di gente, le mura della città con la poesia scritta per te da Giovanni Scarale, un silenzio surreale e tante parole tristi. Un corridoio di ricordi che attraverso ogni qualvolta mi ricordo di te, prendendo in mano quei fogli carichi di parole e portandoli al presente, perché è giusto così. Piccola Maria, a 40 anni da quel giorno il dolore non passa. Ti prometto che questa comunità non ti dimenticherà mai. Riposa in pace”.