La prima opera letteraria del professor Giuseppe Salvatore Cassano
Il professor Giuseppe Cassano ha dato alle stampe “Lu chiancône beneditte”, condensando in un unico volume poesie in vernacolo sangiovannese e racconti ispirati da ricordi e reminiscenze della sua infanzia e adolescenza.
Nel testo sono confluiti anche componimenti frutto di ricerche mirate, in una sorta di opera di “archeologia della narrazione”, come la definisce lui stesso, volta a tutelare il patrimonio di saggezza popolare, tramandato fino a noi di generazione in generazione.
Alcune produzioni sono storia vera, realmente vissuta; altre, affondano le radici nella tradizione, nella superstizione e nelle credenze popolari sangiovannesi e garganiche, il cui fascino non si è affievolito con il passare del tempo.
Le poesie e i racconti presenti in questa pubblicazione pescano direttamente nei ricordi della sua infanzia e nei primissimi anni dell’adolescenza, quando, si stava raccolti attorno al focolare per ascoltare vicissitudini quotidiane e storie antiche per bocca di genitori e nonni.
Diversi racconti e poesie scaturiscono direttamente da proverbi e detti popolari, attraverso i quali l’autore ha cercato di ricostruire la storia che custodiscono.
Come spiega Giulio Giovanni Siena nella sua prefazione al testo, “L’uso del dialetto conferisce alle poesie e alle sue storie, ai suoi racconti, un’autenticità vera, originaria, a volte cruda, a volte delicata, a volte divertente, a volte tragica”. E aggiunge: “Il palcoscenico poetico del Cassano è un mondo che non c’è più, ricco di immagini e racconti suggestivi riguardanti i temi più svariati. Il poeta compie un’azione di recupero eccelsa con una freschezza, una scrupolosità e un realismo che sorprendono”.
Il libro è arricchito dai disegni del Maestro d’arte Giovanni Tamburrano, che si è prodigato ad interpretare i testi di poesie e racconti presenti nell’opera, contribuendo a renderla ulteriormente efficace agli occhi del lettore.
Sul retro della copertina l’illustrazione del maestro Tamburrano dedicata alla poesia “Cent’anne so’ passate”: una testimonianza, un dono che arricchisce la memoria storica della nostra comunità.
La testimonianza dell’eccidio del 14 ottobre del 1920 rivive, raccolta e custodita nella memoria di un figlio – Giuseppe Salvatore Cassano – che ha avuto la fortuna di ascoltare il ricordo tramandato da suo padre Donato.
Il libro è disponibile presso la Cartolibreria Steduto, in Corso Umberto I, a San Giovanni Rotondo.
Giuseppe Salvatore Cassano è nato a San Giovanni Rotondo l’11 giugno del 1950. È un appassionato delle tradizioni popolari sangiovannesi, garganiche e, più in generale, pugliesi. È alla sua prima pubblicazione. Appassionato anche di Astronomia, durante la sua lunga carriera di insegnante ha programmato diversi incontri per la divulgazione astronomica. Ha insegnato in varie scuole della provincia di Foggia e nella provincia di Venezia.