Il PD chiede chiarezza sul comportamento di Chindamo e altri consiglieri
Tensione post voto a un anno e mezzo dalla fine della legislatura. Michele Crisetti (fuori Italia per una visita istituzionale in Polonia, assieme all’amministrazione comunale di Pietrelcina) deve fare i conti con i ‘mal di pancia’ del PD uscito con le ossa rotte dal voto politico dello scorso 25 settembre.
Ai dem non è andato giù l’appoggio dato dall’assessore Chindamo, e dai consiglieri comunali Antonio Pio Cappucci e Mauro Ciavarella, all’ex Premier Giuseppe Conte mentre sindaco e gran parte della maggioranza hanno spinto a favore dell’assessore regionale Piemontese, grande sconfitto di questa tornata a dispetto di ogni previsione.
Il PD chiede le dimissioni di Chindamo per questo comportamento ‘politicamente inappropriato’ visto che i 5 Stelle siedono all’opposizione in consiglio comunale. In realtà anche Cappucci e Ciavarella per coerenza dovrebbero passare con il M5S ma sia Chindamo che i consiglieri ‘incriminati’ hanno dichiarato che quello del 25 settembre è stato un voto pro-Conte e non un voto al Movimento: una sorta di ringraziamento alla persona che tanto si è prodigata nel far arrivare risorse e finanziamenti nella nostra città durante i suoi due anni alla guida del governo nazionale.
Una situazione che ricorda molto quanto accaduto nella vicina San Marco in Lamis con il vice sindaco Angelo Ianzano che ha appoggiato apertamente Conte, rassegnando però preventivamente le dimissioni dalla carica di vice sindaco.
Insomma il PD locale, guidato dal segretario Primiano D’Apote, non ha digerito questo voltafaccia di alcuni membri della maggioranza. Una situazione che rischia di minare la stabilità del governo cittadino a un anno e mezzo dalle prossime amministrative.
Tutto questo mentre c’è maretta anche all’interno dello stesso Movimento 5 Stelle con alcuni attivisti che non si riconoscono più nel lavoro della portavoce in Consiglio Comunale Nunzia Palladino: “Non ha concezione della democrazia e della partecipazione“, chiosano gli attivisti che accusano la Palladino di fare attività politica a parte. “Per quale motivo si attaccano amministratori che hanno deciso di votare Giuseppe Conte?”, chiaro anche qui il riferimento all’assessore Chindamo. “Non si dovrebbe essere soddisfatti per la stima dimostrata al presidente Conte? Perchè deve attaccare a prescindere e mostrare sempre rancora e rabbia? Per questo rivendichiamo il nostro ruolo di attivisti e chiediamo una strategia di opposizione condivisa, costruttiva, concreta e meno rancorosa. Siamo distinti e distanti – concludono – dal comportamento dell’ex candidata sindaca, diventata consigliere grazie ai nostri voti e al nostro impegno“.