Uno strumento efficace per promuovere comportamenti positivi nei bambini: la Token Economy
A cura della dottoressa Valentina Turco
Psicologa clinica e psicomotricista in formazione
Si sente, molto spesso, parlare di Token Economy, soprattutto all’interno delle scuole, oggi insieme vedremo che cos’è e a cosa serve.
La Token Economy è una strategia di intervento comportamentale molto efficace soprattutto con bambini che hanno difficoltà a sopportare norme e divieti e nella regolazione dei propri comportamenti. Viene utilizzata principalmente con bambini con disturbo dello spettro autistico, adhd e problematiche comportamentali, ma essendo uno strumento molto versatile, può essere utilizzata con tutti i bambini per promuovere comportamenti positivi e adeguati al contesto.
L’obiettivo principale di questa strategia comportamentale è incrementare la frequenza di comportamenti positivi da parte del bambino e diminuire la frequenza dei comportamenti problematici. Questo “sistema di rinforzo a gettoni” all’interno di un contesto educativo prevede di consegnare rinforzi positivi tangibili che possono essere gettoni o altri oggetti simbolici, come smile o stelline, per ogni attività completata dal bambino. Questi gettoni verranno successivamente scambiati per ottenere l’accesso a oggetti o attività gradite, i cosiddetti premi finali.
Come possiamo strutturare una Token Economy?
Non esiste una struttura unica e universale di Token Economy, ma sicuramente è importante partire da alcuni step fondamentali che ci permetteranno di mettere in pratica il programma comportamentale.
Il primo step è individuare il comportamento target desiderabile che vogliamo incrementare. I comportamenti scelti devono essere definiti in modo chiaro, devono essere facilmente osservabili e quantificabili. Un punto importante è, inoltre, stabilire il tipo di token da utilizzare, possono essere gettoni, stelline, faccine, la caratteristica principale del token è che deve essere conteggiabile e gradito al bambino. La consegna del gettone deve essere accompagnata sempre da un rinforzatore sociale come un sorriso, un “bravo”, etc.
Lo step successivo è definire, insieme al bambino, i premi che potrà scambiare con i tokens accumulati. Questi rinforzi finali rispecchiano l’interesse del bambino, possono essere supportati da immagini visive, alcuni esempi possono essere: ascoltare la canzone preferita, fare una gita o un’attività speciale, assaporare una piccola delizia, accedere ad un giocattolo. Un aspetto che non dobbiamo assolutamente tralasciare è definire quanti tokens vale il premio, cioè ad ogni comportamento deve essere associato un numero di tokens, ad esempio possiamo stabilire che 5 stelline corrispondono ad un gelato.
Infine, un altro aspetto importantissimo da tenere a mente quando si utilizza un sistema di rinforzo come questo è l’importanza di stimolare la generalizzazione della nuova condotta in tutti gli ambienti di vita del bambino. Una Token Economy deve essere progettata in modo che gradualmente il rinforzo sociale rimpiazzi quello a gettoni, questo significa che bisogna fare il modo che il programma di consegna dei gettoni diventi sempre più intermittente in modo graduale, promuovendo una generalizzazione degli apprendimenti all’ambiente naturale, e non solo limitato al sistema premiante.
Nella pratica clinica si può utilizzare questa strategia per aumentare i tempi di attesa o i tempi di lavoro, per incrementare l’autonomia personale, per limitare i comportamenti problematici e promuovere una comunicazione funzionale così da poter prevenire crisi comportamentali. Questo sistema, se utilizzato correttamente, è efficace perché aiuta i bambini ad assimilare le regole e i comportamenti adeguati, rivelandosi estremamente utile in contesti scolastici dove spesso gli insegnanti si trovano a dover fronteggiare situazioni caotiche disfunzionali.