Consiglio comunale garantito dalla presenza dell’opposizione
Prosegue la crisi amministrativa in seno alla maggioranza guidata da Michele Crisetti. I cinque dissidenti (Cappucci, Cusenza, Canistro, Gemma e Ciavarella) hanno disertato il consiglio comunale di martedì 28 marzo, svoltosi grazie ai numeri dell’opposizione.
In un documento i cinque, nella serata di lunedì, avevano preannunciato di non presentarsi in assise finchè non fossero state risolte le questioni ZTL e Piano Sociale di Zona. Inoltre hanno proposto l’azzeramento dell’intera giunta in quanto non più rappresentativa degli equilibri politici all’interno della maggioranza.
Crisetti evidentemente non intende cedere a ‘ricatti’ politici ed apre ad un dialogo con l’opposizione per portare a termine la legislatura. Minoranza che durante la seduta di consiglio ha chiesto un’inversione degli accapi all’ordine del giorno per contribuire alla discussione solo per temi di interesse pubblico.
Molti parlano di una frattura insanabile con alcuni consiglieri della frangia dissidente pronti a sondare il terreno con la minoranza per una ipotetica raccolta firme per ‘mandare a casa’ il primo cittadino, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.
Gaetano Cusenza su Facebook respinge questa ipotesi: “Non mi risulta che si stia lavorando al Commissariamento, piuttosto intravedo qualche consigliere di minoranza che da un po’ di tempo non vede l’ora di passare in maggioranza. La nostra coalizione è formata da 11 consiglieri, sono più che sufficienti“.
Una ipotesi, quella della raccolta firme appunto, che anche l’opposizione al momento prende con le pinze. Giuseppe Miglionico, interpellato dalla nostra redazione, si dice contrario ad un eventuale scioglimento anticipato del consiglio “per non lasciare il paese per 13 mesi nelle mani di un Commissario“. Giuseppe Mangiacotti invece si dice disponibile ad un confronto, lasciando aperta ogni possibilità.
Ricordiamo che i due furono artefici del famoso ‘patto di responsabilità‘ che salvò di fatto la poltrona dell’allora sindaco Luigi Pompilio nel 2014.
Se Crisetti dovesse essere ‘defenestrato’ sarebbe il quarto sindaco nell’arco di 16 anni a terminare anzitempo il mandato dopo Salvatore Mangiacotti nel 2007, Gennaro Giuliani nel 2010 e Costanzo Cascavilla nel 2019. L’unico primo cittadino a completare il mandato in quegli anni fu Luigi Pompilio, dal 2011 al 2016.