Il cantautore nato a San Giovanni Rotondo si cimenta in “Esplorazioni musicali poeticamente attendibili” con la Ric Alchemic Band
“Ascendente” è il titolo del disco d’esordio di Riccardo Santarelli inciso con la band “Ric Alchemic Band” in uscita sabato 9 settembre 2023 su tutte le piattaforme digitali di download e streaming e in versione fisica.
L’immagine di copertina del disco “Ascendente” rappresenta un Uroboro un po’ particolare, non il serpente che si morde la coda ma i segni zodiacali di Riccardo Santarelli, cioè capricorno e leone (l’ascendente), che si mordono la coda a vicenda; è il simbolo dell’eterno ritorno molto caro al cantautore, che lo definisce “il riverbero familiare dell’infinito”.
Dieci tracce, con testi scritti da Santarelli, tutte legate dalla profondità e da uno sguardo distaccato dallo scorrere del tempo. Lo stile narrativo di Riccardo Santarelli è fortemente evocativo, metaforico, quasi fosse una narrazione cantata, una prosa in canzone che procede per immagini forti, per simbologia capace di tenere insieme il cielo e la terra, la ragione e il sentimento. Non è un concept album, ma può rappresentare comunque un percorso, con diversi protagonisti: il silenzio (Oltre andare), l’opera alchemica (Luce), il distacco (Pioggia di cenere), la maturità (Crescendo), la meraviglia (Dove se ne va il vento), la preghiera (Eco), il passare del tempo (In partenza), l’amore contemplativo (Manichini), il mea culpa (Miserere) e infine il caos positivo, che è già pregno di quello che verrà in futuro (Il folle).
Ad anticipare l’uscita dell’Album il singolo “Il folle (I tarocchi)”. Il video che accompagna il brano è disponibile su YouTube dal 20 agosto.
L’album è frutto di un lavoro meticoloso e di una ricerca sonora che ha coinvolto musicisti di talento. Il gruppo nasce a Pescara nell’aprile del 2022 dalla volontà di Santarelli. L’incontro con Enzo Pagliuca, Quirino Prosperi e Tino Santoro ha trasmutato le sue canzoni: da versi interpretati da voce e chitarra ad opere complete. Il repertorio originale, che la band propone, non è legato al concetto di genere, proprio per le diversissime esperienze e influenze musicali dei suoi componenti.
Riccardo Santarelli presenterà il suo album a San Giovanni Rotondo presso la “Birra nel Pozzo”, venerdì 15 settembre alle ore 22.00, ingresso libero.
Riccardo Santarelli nasce a San Giovanni Rotondo nel 1988, scopre il piacere della lettura e della scrittura giovanissimo, piacere che si trasformerà in passione e studio durante la sua formazione universitaria presso la facoltà di Lettere Moderne dell’università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti. All’attivo ha già tre raccolte di poesie pubblicate.
«Da quando ho diciassette anni scrivo poesie. Il passaggio alla musica è stato quasi naturale, e grazie alla collaborazione con i tre musicisti abruzzesi i miei brani hanno assunto una forma insperata, vicina al concetto di musica d’autore, arrivando a maturare una formula musicale ricca di suggestioni – racconta Santarelli -. Tutto il disco mutua il lessico che inserisco nelle mie poesie partendo dai testi, dalla narrazione; viene così instillata nella musica una carica poetica. Il motto della band è infatti “Esplorazioni musicali poeticamente attendibili”. Anche nel mix e mastering si è seguita questa direzione: non suoni pompati, non voce in primo piano, ma rispetto delle dinamiche. Consiglio, dunque, agli ascoltatori di alzare il volume. Questo disco è solo il punto di partenza, certamente un tassello importante nella mia ricerca, in un mondo che si avvia alla scoperta e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Quello che noi proponiamo è una musica sicuramente umana».
Dal punto di vista musicale la “Ric Alchemic Band” mescola, con abilità, generi musicali e contenuti.
Riccardo Santarelli alla voce e alla chitarra. Autore di testi e musiche, proviene dal mondo della poesia che ha sconfinato nella musica.
Enzo Pagliuca alla chitarra. Un vero e proprio Bluesman, capace di creare delle sonorità e delle impressioni mai scontate che lasciano il segno.
Quirino Prosperi al basso. Dall’animo buono, dal suono profondo e senza peli sulle corde, viene dall’esperienza illuminante e controversa del rock psichedelico italiano.
Tino Santoro alle percussioni. Versatile ed esplosivo, è l’anima della festa; fa battere le sue vibrazioni sulla spessa pelle del cuore. Il suo background lo vede attivo in molti progetti di musica popolare.