Venerdì 22 marzo un convegno con l’onorevole Maria Elena Boschi
La legge sull’oblio oncologico, fortemente voluta tanto dagli ex pazienti quanto dalla comunità scientifica, è stata approvata in via definitiva all’unanimità dal Senato lo scorso dicembre, a quattro mesi dalla prima approvazione alla Camera.
Scopo della norma è tutelare la dignità e i diritti delle persone che hanno avuto un tumore, hanno affrontato le cure e hanno superato la malattia, evitando discriminazioni e trattamenti poco equi, ad esempio nell’accesso ai servizi finanziari e assicurativi.
Prima firmataria della legge la parlamentare di Italia Viva Maria Elena Boschi che venerdì 22 marzo alle 18.30 sarà a San Giovanni Rotondo per un convegno su questo importante tema.
Il diritto all’oblio oncologico è il diritto di non fare menzione dell’esperienza di malattia attraversata quando il tempo trascorso e le condizioni di salute la rendono non più rilevante. E di non essere oggetto di indagine per questo motivo.
E quando la malattia pregressa non è più rilevante? Quando è scomparso il rischio in eccesso dovuto al cancro, un lasso di tempo identificato in dieci anni dal termine delle cure attive per gli adulti e cinque anni per i tumori diagnosticati prima dei 21 anni d’età, senza che si siano verificati episodi di recidiva. Non sono pochi, i “guariti”, gli ex malati di cancro che potranno beneficiare della nuova tutela: si stima che siano un milione di persone in Italia.
L’approvazione di questa legge è la prima tappa di un percorso che porterà a cambiamenti culturali importanti per il ritorno ad una vita piena e dignitosa per milioni di persone che hanno dovuto affrontare un tumore.
L’incontro si svolgerà come detto venerdì 22 marzo alle ore 18.30 nel chiostro comunale di Palazzo San Francesco e vedrà la partecipazione di illustri relatori oltre che dell’onorevole Boschi, relatrice della legge n° 193 del 7.12.2023 Il diritto all’oblio oncologico, una legge di civiltà a tutela dei diritti del guarito.
La cittadinanza è invitata a partecipare.