Raccolti 27 quintali di rifiuti abbandonati. Tortorelli: “Confidiamo nell’attenzione delle istituzioni”
Organizzato dal Circolo Legambiente “Lo Sperone” con il patrocinio del Comune di San Giovanni Rotondo, si è svolta sabato 28 e domenica 29 settembre la 32ma edizione dell’annuale appuntamento “Puliamo il Mondo”.
Sul tema “Per un clima di pace”, 500 studenti e alunni degli Istituti Comprensivi “Dante-Galiani”, “Pascoli-Forgione”, del Centro di Formazione professionale ITCA e del Liceo Statale “Maria Immacolata”, si sono ritrovati in mattinata nella centralissima Piazza Don Bosco per un momento di formazione prima iniziare la pulizia di strade, piazze e parchi urbani della città dai rifiuti abbandonati. Una manifestazione che ha coinvolto, insieme ai giovani studenti, un grande numero di volontari e associazioni, in particolare quelle di Protezione civile, che hanno voluto testimoniare con un segno concreto la responsabilità di tutti i cittadini per la salvaguardia dell’ambiente.
Sabato 28 settembre, i bambini della scuola Primaria, insieme agli ospiti del Centro Emma Francavilla, si sono occupati della raccolta dei mozziconi di sigarette nel centro storico e nelle strade adiacenti corso Umberto I. Anche quest’anno l’attenzione posta a questa tipologia di rifiuto, particolarmente inquinante e pervasivo, ha permesso la raccolta di circa trenta mila mozziconi di sigarette. Un numero preoccupante considerando che lo scorso anno in questi stessi luoghi i mozziconi erano già stati raccolti più di 38 mila mozziconi.
Nella stessa mattinata, i ragazzi degli Istituti Superiori Statali si sono occupati della pulizia di aree situate all’interno del tessuto urbano con una particolare attenzione agli spazi aperti adiacenti il Parco del Papa e il Campo sportivo. Nello stesso tempo, presso l’Istituto tecnico “Luigi Di Maggio”, si svolgeva un convegno su Start Up Ambiente ed Economia circolare.
Domenica 29 settembre, l’attenzione si è spostata nelle aree extraurbane in particolare alle aree boscate di Valle Oscura e delle Clarisse, nel Parco Nazionale del Gargano, Sant’Egidio di Pantano, nell’area internazionale a ridosso del Santuario di San Pio da Pietrelcina e in più sono state ripulite da sterpaglie ed erba due aree verdi in prossimità degli ingressi della città. Importante e significativo il contributo di tutte le associazioni e aziende che curano il verde che hanno aderito volontariamente all’iniziativa.
Impressionante, come ogni anno, i rifiuti raccolti: 54 bustoni contenenti carta, plastica, vetro, alluminio e inerti edili, per un totale di 27 quintali. E ancora: un divano compreso di rete, cinque materassi, 28 tavole di legno di mobili di uso domestico, una rete metallica a due piazze, 16 contenitori di vetro, pittura e altro, 17 pneumatici di cui due compresi di cerchioni, un girello per bimbi, un asse da stiro, due batterie d’auto, trenta filtri di olio motore, due water, 130 resti di metallo di varia grandezza e 50 chilogrammi di batterie stilo.
Una quantità di rifiuti ingombranti maggiore rispetto all’anno precedente, molti dei quali potrebbero essere facilmente smaltiti contattando l’ente preposto al ritiro, senza considerare quelli tossici come le pile, le batterie d’auto e gli pneumatici.
Dal 2012 la campagna di Legambiente “Puliamo il mondo” coincide con l’iniziativa “Adotta un inghiottitoio”. Si tratta di piccole opere di difesa idraulica, come la pulizia delle cunette e delle griglie che assorbono e deviano l’acqua piovana negli inghiottitoi, per evitare che gran parte dell’acqua che scorre dalla strada delle Clarisse finisca in città.
“Adotta un inghiottitoio” nasce per richiamare l’attenzione sulle opere di difesa idraulica e la mitigazione del rischio per i residenti nelle zone ad Alta Pericolosità Idraulica, lottizzate e cementificate nonostante le norme di salvaguardia del Piano di Assetto Idrogeologico. La campagna di sensibilizzazione si propone l’obiettivo di dimostrare come la riorganizzazione dello scorrimento superficiale delle acque meteoriche in testa ai movimenti di massa, per convogliarle nelle cunette e nelle aperture carsiche della montagna, sia un semplice ma efficace intervento di “primo soccorso” per la mitigazione del rischio idrogeologico.
«Come sempre, invitiamo la Pubblica Amministrazione a prendere visione di come funzionano queste opere, e confidiamo nella loro attenzione sul tema grave del consumo del suolo» – afferma Antonio Tortorelli, Presidente del circolo “Lo Sperone”.
«Speriamo – aggiunge – nella sensibilità e sostegno delle nostre tematiche rispetto alla cura del patrimonio carsico, finalizzate ad alleggerire il peso del dissesto idrogeologico. Manutenzioni che a nostro avviso saranno necessarie alle opere di difesa idraulica in fase di completamento. Di qui l’invito a chi di dovere a valorizzare il grande lavoro che con i volontari e con la protezione civile svolgiamo per prevenire le emergenze» – conclude Tortorelli.