“Strumentalizzazioni e dieci verità”
di Michele Crisetti, consigliere comunale, Gruppo Democratici per la Città
Innanzitutto l’esempio iniziale (se avessi bisogno di un’operazione al cervello……) è fuori luogo perché nel caso di cui trattiamo gli esperti (dirigenti scolastici e loro collaboratori) sono al tempo stesso medici e destinatari dell’operazione. In secondo luogo non è vero che la Regione ha imposto la soluzione adottata dall’amministrazione, né tantomeno la Provincia che si limita a coordinare le proposte dei Comuni per poi trasmetterle alla Regione per la decisione finale.
Infatti la Regione con delibera n° 2410 del 2/11/2011 afferma che “…intende il dimensionamento non come mera operazione ragionieristica ma come connotazione strategica della programmazione dell’offerta formativa……………Pertanto, si ritiene che il nuovo assetto dimensionale debba rappresentare un obiettivo programmatico triennale………Una gradualità che consente di affrontare le situazioni più complesse con un lavoro di approfondimento, per evitare di montare e smontare l’offerta formativa di un territorio.”
Inoltre il Documento approvato in Conferenza delle Regioni impegna la Puglia (come tutte le Regioni) a raggiungere gli obiettivi fissati dalla L. 111/2011 (che prevede scuole con almeno 1000 alunni, per contenere la spesa pubblica) entro l’anno scolastico 2014/15. Chissà se il nuovo governo condivide tale scelta. Inoltre, nella stessa delibera regionale si raccomanda di “non fare forzature puramente quantitative”.
Insomma nessuna imposizione urgente anzi, al contrario, la Regione ha scelto di contrastare la L. 111/2011 dettata solo da obiettivi di risparmio che certamente non si conciliano con la qualità del servizio scolastico. E’ appena il caso di aggiungere che tutta la materia è di esclusiva competenza regionale e non del Governo (sentenze della Corte Costituzionale n° 13/2004 e 200/2009).
E veniamo alle presunte dieci verità:
1) I tre istituti comprensivi saranno Melchionda-De Bonis; Forgione-Pascoli; Dante-Galiani.
— grazie consigliere-professore per avercelo ricordato, prima del suo illuminante chiarimento non l’avevamo capito.
2) Non c’è nessuna proroga, entro il 2014 deve essere raggiunto l’obiettivo…………
— consigliere-professore siamo nel 2011, avete programmato per il 2012, l’obiettivo (ammesso che tutto resti nel frattempo invariato) è per il 2014. Non c’è proroga?
3) Nessuna scuola viene chiusa, ci sono solo delle fusioni.
— consigliere-professore nessuno ha mai pensato che chiudere una scuola significasse abbattere edifici o serrare le porte con i lucchetti. Chiudere, come Lei sa benissimo, significa far sparire quella istituzione dal punto di vista giuridico, organizzativo e didattico. Quindi avete chiuso 2 scuole, dal prossimo anno scolastico non ci saranno più le direzioni didattiche della Dante e della Melchionda.
4) Nessuno studente si sposta, cambia solo il dirigente di riferimento.
— consigliere-professore sullo spostamento degli alunni vedremo. Per quanto riguarda il cambio del Dirigente, Lei è sicuro che cambia solo il Dirigente? O forse saranno rimodulate anche le segreterie, il personale docente e i collaboratori scolastici? D’altronde se l’obiettivo della L.111/2011, che voi avete applicato alla lettera, nonostante non ci fosse nessuna necessità e urgenza, è il risparmio, Le chiedo su cosa si risparmierà? Glielo dico io, sul personale con inevitabili ricadute negative sugli alunni.
5) Non si può lasciare tutto inalterato.
— Vero, se la soluzione è migliorativa dello stato attuale e non mi pare che questo sia il caso. Piuttosto ci si poteva impegnare, finalmente, per risolvere alcune situazioni di difficoltà attualmente presenti. Invece si favoriscono solo i tagli.
6) Non ci saranno più classi pollaio.
— consigliere-professore, come anche i muri sanno, in caso di accorpamento aumentano di gran lunga le possibilità di vedere ridotto il numero delle classi, si badi delle classi non degli alunni, con conseguente aumento di questi ultimi nelle classi. Le classi pollaio appunto.
7) Non ci sarà più bisogno di contendersi gli studenti.
— consigliere-professore si continuerà più o meno come prima poiché il numero degli alunni complessivi sarà sempre lo stesso soprattutto per le scuole medie (che restano tre sia pure inserite in istituti comprensivi come gia accade) e quindi il relativo problema degli organici si riproporrà tale e quale con conseguente corsa all’accaparramento degli alunni.
8) Finalmente i bambini sono tornati al centro dell’interesse.
— consigliere-professore non sia offensivo nei confronti di centinaia di colleghi. Chissà come avranno fatto intere generazioni di studenti senza il miracoloso piano di (ri)dimensionamento.
9) Non viene cancellata alcuna storia, l’Edificio farà sempre bella mostra in viale Kennedy.
— consigliere-professore grazie, siamo tutti riconoscenti per non averlo raso al suolo
10) Viene posto rimedio a quanto fatto in passato senza curarsi del benessere degli alunni.
— consigliere-professore ha già dimenticato il suo appassionato apporto a quanto fatto in passato?
E ci scusi se non siamo stati all’altezza di curare gli interessi degli alunni, ora però per fortuna c’è Lei e ci sentiamo già tutti più tranquilli.
Quanto alle “esperienze concrete di continuità nella progettazione curriculare e nella gestione operativa dei percorsi formativi”, Le prospetto, consigliere-professore, uno dei tanti casi che si verificheranno: alunno iscritto alla scuola dell’infanzia di via Lauriola (istituto comprensivo Pascoli), lo stesso frequenterà la primaria presso la Dante (istituto comprensivo Galiani) per poi approdare alla scuola media De Bonis (istituto comprensivo De Bonis). Unitarietà del percorso formativo? Curricolo verticale? Mah!!
Più che la politica al servizio dei cittadini a me sembra una politica al servizio della matematica (addizione di scuole; sottrazione di personale e di classi; moltiplicazione dei curricoli ; divisione della torta).