Lo sfogo del patron gialloblù sulla situazione del calcio sangiovannese
Cari amici e tifosi,
purtroppo la situazione congiunturale generale induce la società a ridimensionare i costi che per un campionato come il nostro sono elevati, basti pensare che per ogni trasferta tra viaggio e pranzo si spendono oltre 500 euro. Sono costi che non si possono abbattere. Detto questo si è scelto di definire la rosa dei giocatori formata per il 90% di locali con la sola eccezione di Montechiari e Tarantino che vengono da San Severo e che rispecchiano le direttive di inizio stagione con un programma di giovani: infatti entrambi sono nati nel 1991 e con una trafila tecnica di tutto rispetto, rispettivamente nel Foggia Calcio e nel Gallipoli, entrambi in ambito professionistico. Abbiamo dovuto rinunciare a Ducange per infortunio senza avere la possibilità di sostituirlo, sono stati contattati altri giocatori ma le loro richieste erano fuori le nostre possibilità, per cui dovremmo fare di necessità virtù affidandoci alla motivazione e alla crescita dei tanti giovani in rosa, i quali non sempre possono essere presenti agli allenamenti per impegni scolastici.
Da Presidente mi sento in dovere di informare la città che tolto il contributo della BCC (che colgo l’occasione di ringraziare per la sua sensibilità) e di alcuni altri piccoli aiuti da parte degli imprenditori, il mio impegno risulta essere solitario e indifferente a chi invece dovrebbe promuovere lo sport, in questo caso il calcio, come mezzo per i nostri giovani per allontanare tentazioni negative che purtroppo l’attuale contesto civile presenta.
Cari concittadini io faccio il possibile per mandare avanti la squadra e per conservare la categoria, non sto qui ad elencarvi i problemi che ci sono. Chiedo soltanto a chi ne ha la possibilità di farsi avanti: ai privati, alle aziende, alle istituzioni, alla gente comune di darmi una mano. Non è possibile tale indifferenza, in fondo non chiedo nulla per me stesso ma ve lo chiedo per la squadra della vostra Città. Ogni iniziativa che proporrete sarà accolta e coltivata, non mi tiro indietro. In questi anni ne ho subite tante, non ultima le rivalse del Real San Giovanni che mi sono costate circa 40 mila euro che ho dovuto versare alla Lega, pena esclusione dal campionato, solo per aver dato seguito al tesseramento di alcuni giovani, molti dei quali nemmeno conosco. Non ho avuto un solo riconoscimento per quello che ho fatto e faccio ancora, mi consola solo il fatto che chi mi ha conosciuto veramente in questi anni ha profonda stima del sottoscritto. Ho dato nel corso degli anni spazio a molti, sono arrivato pure a cedere la presidenza a figure più giovani, forse sono vecchio ho pensato! E con quale risultato? Tanti, ma proprio tanti, grossi problemi, come la già citata rivalsa economica messa in atto per una collaborazione concordata non durante la mia presidenza. Voglio anche informare che da anni nel nostro regolamento cittadino vige uno statuto che regola l’accesso agli impianti sportivi per effetto del quale la nostra squadra, la squadra della città di San Giovanni Rotondo, paga l’affitto della struttura per ogni allenamento e gara per un costo effettivo di 8 mila euro per l’intera stagione calcistica.
Lo stesso comune non riconosce nessun contributo, anzi negli anni scorsi per non aver potuto pagare con precisione ci hanno anche fatto trovare l’impianto chiuso, motivando la decisione dicendo: “Questo è il regolamento!”
Per carità, mi sono informato, in ogni comune vige tale regolamento, ma è altrettanto vero e sfido chiunque ad affermare il contrario, che gli amministratori trovano il modo per non far pagare l’affitto alle squadre della città che affrontano già spese esose per i normali costi di gestione. Dovunque è così: Vieste, Peschici, Rodi, Ischitella, Apricena, San Severo, Lesina, Torremaggiore, Manfredonia, Cerignola. In ogni città si è trovata la soluzione: perché a San Giovanni non si vuole trovare? Tale stato di cose permane da 15 anni. Credo che un bravo amministratore debba agire secondo la propria sensibilità e non per una sorta di rivalsa che danneggia tutta la città! Sapete l’ultima? A seguito di una segnalazione un ingegnere del Coni ha fatto una perizia tecnica dove si evince che le rampe di accesso alla gradinata coperta non sono a norma, affermando nelle conclusioni che la gradinata non è agibile il che ha indotto la Questura di Foggia ha dichiararne l’inagibilità. Negli anni scorsi il Sindaco si assumeva la responsabilità di far accedere solo 100 persone per ogni gara visto che la struttura non presenta un pericolo per l’incolumità delle persone. Difatti gli spogliatoi sono situati proprio sotto la tribuna. Da alcune settimane quindi i nostri tifosi sono costretti ad assistere le partite dalla tribuna ospiti senza possibilità di ripararsi dal gelo invernale e privando anche la società di incassare qualcosa. E’ possibile che non ci sia un solo amministratore che tenga a cuore questa situazione? Fatte queste dovute considerazioni ribadisco il mio orgoglio nel portare avanti questo impegno ma capite che da solo non si può andare avanti. Invito ancora chiunque a farsi avanti anche con un piccolo contributo. Ci sarebbe tanto altro da dire ma rischierei di annoiare qualcuno. Colgo l’occasione per augurare un sereno e santo Natale a tutti.
Il Presidente dell’AC San Giovanni Rotondo
Giuseppe Cocomazzi