Il maestro si è spento all’età di 100 anni
E’ morto questo pomeriggio, nella clinica di Rodi Garganico che lo ha ospitato negli ultimi anni di vita, Antonio Piccininno, l’ultimo Cantore di Carpino. Assieme a Andrea Sacco e Antonio Maccarone è stato uno degli ultimi custodi della tradizione popolare garganica.
“Zi Antonio” come tutti amavano chiamarlo a febbraio prossimo avrebbe compiuto 101 anni. E’ deceduto a causa di un edema polmonare. A febbraio scorso aveva festeggiato il secolo di vita con gli amici Eugenio Bennato e Teresa De Sio.
“Con la morte di zì Antonio, l’ultimo del nucleo storico dei Cantori di Carpino – commenta commosso il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella – se ne va un pezzo di storia del Gargano. Sta al nostro impegno tenerla viva , soprattutto tra le nuove generazioni, a cui va in eredità il grande testamento culturale ad opera di uno straordinario interprete dell’arte e della canzone contadina. Come Parco continueremo a promuovere ed a valorizzazione i suoi canti d’amore e le sue famose ninne-nanna che per intere generazioni hanno scandito la vita e i ritmi della civiltà contadina, rappresentata sul palcoscenico con tale grazia e naturale talento da aver indotto anche artisti di fama nazionale come Eugenio Bennato e Teresa De Sio a fare di Piccininno e degli altri Cantori di Carpino un simbolo di avanguardia folk, capace di andare ben oltre i confini del Gargano. Dopo il momento di dolore, bisognerà guardare avanti per intraprendere (con i sindaci, le istituzioni, gli artisti che hanno amato questo personaggio) tutte le iniziative necessarie per assegnare ad Antonio Piccininno, e più in generale agli interpreti della tradizione culturale del Gargano, i giusti e doverosi riconoscimenti. Ciao Zì Antonio, continua anche da lassù a cantare il nostro Gargano”.
I funerali si svolgeranno sabato 10 dicembre alle ore 15 nella Chiesa di San Cirillo in Piazza del Popolo a Carpino, in quella stessa piazza dove tante volte si è esibito al Carpino Folk Festival con le sue musiche e i suoi sonetti. Quella piazza che da oggi vedrà riecheggiare la poesia dell’ultimo Cantore di Carpino.